Viadotti A26: il giallo dei controlli

Viadotti A26: il giallo dei controlli
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Viadotti A26: il giallo dei controlli. Allarme di Spediporto Genova e replica di Autostrade, ma qualche problema c'è.

Viadotti A26: il giallo dei controlli

Il Direttore Generale di Spediporto di Genova, associazione di spedizionieri e trasportatori, aveva annunciato con allarme che l'Autostrada A26 era off-limits per i trasporti eccezionali sopra le 75 tonnellate, per via di controlli a numerosi viadotti dell'autostrada che collega il Piemonte al porto di Genova. Controlli che naturalmente sono la conseguenza della tragedia del Ponte Morandi. Un divieto emesso il 30 ottobre. Poi però la Società Autostrade aveva smentito: «Nessun blocco alla circolazione dei carichi eccezionali sulla A26».

Poi, però, il gestore ha di fatto confermato che qualche problema intorno alle autorizzazioni c'è stato. Infatti sono in corso lavori di manutenzione nella corsia nord del viadotto Pecetti, uno dei tanti che si trovano sulla Voltri-Gravellona Toce. Sarebbe stato uno stop temporaneo di pochi giorni comunicato agli autotrasportatori autorizzati al transito prima del 30 ottobre, per permettere delle verifiche. Attualmente il transito con autorizzazione per  trasporti eccezionali vale per carichi di massa fino a 108 tonnellate e con velocità limitata a 15 km/h.

Lo stop di qualche giorno per i carichi eccezionali aveva subito creato allarme e problemi per le consegne già autorizzate.

La situazione del Morandi

La demolizione dei resti del ponte avverrà a partire dal 15 di dicembre e il nuovo viadotto dovrebbe diventare operativo solo nei primi mesi del 2020. Ma vedendo quanto ritardo è già intercorso dal disastro alla demolizione è facile immaginare che questa sia una previsione ottimistica

Intanto, sul fronte delle indagini per il crollo la Guardia di Finanza di Genova è stata nella sede di Bolzano di Weico, la ditta a cui erano stati aggiudicati i lavori da effettuarsi sul Ponte Morandi tramite il famigerato "carro ponte". Le fiamme gialle hanno sequestrato documentazione proprio riguardo i piani di prevenzione e sicurezza del carro la cui posa era in atto già settimane prima del crollo. Si ipotizza che ci siano divergenze far il progetto a l'ìnstallazione del meccanismo senza cautele per evitare il tranciamento delle armature, non c'è ancora stato, invece, l'interrogatorio previsto dell'Ad di Autostrade.

Note sul percorso alternativo

Per i Piemontesi il crollo del Ponte Morandi preclude solo l'attraversamento di Genova dall'aeroporto verso l'altra parte della città, in quanto per raggiungere il Levante c'è una valida alternativa.

L'abbiamo verificata direttamente. Si percorre la A26 fino alla diramazione della Torino Piacenza, che si prende in direzione di Piacenza, per poi innestarsi sulla A/ Milano Genova che finisce a Bolzaneto. Invece del Turchino si fa il passo del Giovi, che è molto più basso (meno di 500 m). L'autostrada è a solo due corsie e nel tratto appenninico è piena di tornanti assai complicati, però si taglia via tutto il tratto genovese. La percorrenza Vercelli-Rapallo è stata praticamente la stessa della tratta che passava sul ponte caduto. Al massimo ci si mettono dieci minuti in più.

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