VERCELLI PIANGE GIANNINO BERRONE
Se ne va uno dei più simpatici volti dei centri diurni per la disabilità. Aveva 66 anni.
Vercelli piange Giannino Berrone, uno dei volti storici dei centri diurni per la disabilità di Vercelli. La sua simpatia non verrà mai dimenticata.
Grandissimo milanista e amante dei cavalli
Il suo volto sempre sorridente conquistava il cuore al primo approccio. L'aria da saggio lo contraddistingueva dagli amici dei centri diurni per la disabilità, prima a Villa Cingoli, poi a Cascina Lavino, infine alla Bargè. Giannino Berrone ci ha nelle ultime ore. Aveva compiuto 66 anni lo scorso 14 marzo. Non stava bene da molto tempo.
Affidato da tempo alla famiglia Brunoro-Lorenzola, Giannino era molto conosciuto a Vercelli per la sua simpatia contagiosa che strappava sempre e comunque il sorriso. Allegro sempre a patto che il Milan non perdesse: in quel caso era dura... Scherzi a parte, la squadra rossonera gli piaceva davvero tantissimo e ne era un tifoso fedelissimo. Era poi molto appassionato di cavalli: li aveva conosciuti a Cascina Lavino e ne era diventato una sorta di autorità a Cascina Bargè dove gestiva di fatto la piccola scuderia insieme agli educatori della struttura. In gioventù a Villa Cingoli, Giannino aveva imparato l'arte della tessitura dei tappeti distinguendosi per la bravura.
Profonda la tristezza in Cascina dove Giannino ha lasciato un ricordo carico di simpatia e affetto in tutti, dai ragazzi disabili agli amici che gestiscono la struttura.
"Una persona solare e molto ben inserita nella vita cittadina - il ricordo degli amici che oggi lo piangono - andava a messa da solo e era stato felicissimo di aver conquistato la sua indipendenza quando poteva andare a prendere il caffè al bar. Una persona splendida che ci mancherà tantissimo".
Anche per chi scrive, il dolore è molto forte ma si scioglie nella gioia che Giannino ci ha trasmesso negli anni.
Ciao Giannino tu possa vivere nella felicità più grande. Te la meriti tutta. Buon viaggio...
D.G.