VERCELLI: Celebrati i 200 anni della Polizia Penitenziaria
Una sobria ma molto significativa cerimonia per rendere onore al compito fondamentale e poco conosciuto di chi opera negli istituti di pena.

Una sobria ma molto significativa cerimonia per rendere onore al compito fondamentale e poco conosciuto di chi opera negli istituti di pena.
Il corpo di Polizia Penitenziaria ha festeggiato, oggi, mercoledì 20 settembre i duecento anni di vita con una cerimonia all'interno del carcere di Billiemme a cui hanno preso parte tutte le Istituzioni e le forze dell'ordine del territorio. Venne istituito (anche se poi cambiò forma) dal Regno di Sardegna nel 1817.
I dati sull'attività dell'ultimo anno sono stati comunicati dal Comandante delle Polizia Penitenziaria del carcere di Billiemme, Paola Bussoli: 5 tentativi di suicidio sventati, 57 interventi per evitare atti di autolesionismo, domati 4 incendi dolosi, garantiti servizi per 3200 colloqui di detenuti e 774 traduzioni, ovvero trasporti all'esterno di carcerati.
Ma, ha anche ricordato con grande passione che oltre ai numeri c'è il lavoro quotidiano di squadra: "Braccia forti, menti lucide e cuori che sanno battere". Il direttore del Carcere Tullia Ardito ha completato il ritratto del ruolo della Polizia Penitenziaria. "E' un Corpo di Polizia fortemente specializzato con professionalità importanti: dalla matricola all'ufficio DNA fino al nuovo ruolo di osservazione e prevenzione del radicalismo fra i detenuti di religione islamica". Negli ultimi mesi "nonostante la grave crisi d'organico che stiamo vivendo siamo riusciti ad avviare la nuova sezione Arborio al quinto piano per il trattamento avanzato, con la sorveglianza dinamica". Ha anche sottolineato il ruolo del Volontariato, senza il quale sarebbe molto più difficile perseguire quello che è lo scopo ultimo "restituire alla società uomini migliori".
Sul giornale di lunedì 25 settembre ampio servizio con le foto dei premiati