Vaccini alla sede alpini, il sindaco: "Massima sicurezza"
«Sia il nuovo centro vaccinale, sia il presidio della Casa della Salute hanno analoghi supporti medici e di emergenza e la stessa garanzia di sicurezza».
A Santhià il sindaco Angelo Cappuccio intende sgombrare il campo da ogni dubbio: «Nelle sede vaccinali si adotta ogni precauzione».
Nella sede degli alpini
«Sapete qual è la prima cosa a cui abbiamo pensato quando gli Alpini di Santhià sono venuti nel mio ufficio a propormi di aprire una sede vaccinale aggiuntiva al già noto Presidio Sanitario presso la Casa della salute? Quella di verificare che ci fossero tutte le garanzie di sicurezza e di pronto intervento per i vaccinandi tenendo conto proprio che nella prima fase sicuramente le persone che si recheranno presso la sede saranno proprio i soggetti più fragili» sono le parole del sindaco di Santhià Angelo Cappuccio.
Le misure
«Con ASL - Vercelli, Sisp nella persona della responsabile dott.ssa Silano ed il responsabile della sicurezza e patrimonio Asl - Vercelli Ing. Giammarinaro, responsabile Ufficio Tecnico del Comune di Santhià, Polizia Locale, Protezione Civile infatti c'è stato un sopralluogo accurato e dedicato proprio per garantire sicurezza e tranquillità di chi accederà alla nuova sede - prosegue - Ambulanza dei Volontari del Soccorso Santhià sempre stazionati, Centro di Infermeria, kit farmaci pronti ed attrezzature in caso di reazione allergica, postazione Medica in loco che possa garantire di supervisionare sempre le persone in attesa del quarto d'ora per una eventuale reazione, e la presenza costante dei Volontari Alpini e della Protezione Civile per garantire qualsiasi tipo di risposta ad un eventuale richiesta di aiuto».
«Rischio falsi allarmismi»
«Sia il Nuovo centro vaccinale, sia il Presidio della Casa della Salute hanno analoghi supporti medici e di emergenza, e la stessa garanzia di sicurezza - conclude - Su quali basi mettete in discussione la mancanza dei dispositivi di sicurezza in caso di reazione? Su quali basi fate insinuazioni? Evitiamo per cortesia di intraprendere percorsi informativi che non ci portano da nessuna parte, anzi procurano dubbi infondati nelle persone e falsi allarmismi, solo perché siamo in campagna elettorale».