Cronaca

Una tromba squilla per i partigiani

Solo autorità e pochi intimi per le celebrazioni ufficiali a Vercelli.

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Solo una tromba delle «Voloire» della Scalise a suonare il silenzio, nessun discorso e partecipazione riservata alle sole autorità.

Questa è stata la parte ufficiale del 25 aprile. In anticipo rispetto agli orari pre-covid, alle 9,45 in piazza Cesare Battisti, a corone già piazzate davanti al monumento c’è stato l’omaggio ai caduti per la libertà, presenti il Sindaco di Vercelli Andrea Corsaro, il Presidente della Provincia di Vercelli Eraldo Botta, il prefetto Francesco Garsia, monsignor Giuseppe Cavallone, in rappresentanza dell’Arcivescovo, che ha recitato l’eterno riposo per i caduti, ed Elisabetta Dellavalle presidente Anpi Vercelli e i rappresentanti delle associazioni d’arma. Ospite d’onore il partigiano Renato Giara dei Cappuccini, nome di battaglia “Sorcio”, che ha appena compiuto 96 anni il 21 aprile. Non era presente l’altro storico combattente per la libertà Luigino Malinverni. La cerimonia si è replicata in piazza Camana, davanti al monumento opera di Guido De Bianchi e successivamente al rione cappuccini per ricordare i martiri locali.

Da segnalare anche che il Comitato Antifascista di Vercelli fino alle ore 13 tiene un presidio in piazza Camana dove, nel rispetto delle normative anti-covid e con regolare autorizzazione, ci sarà la possibilità di portare un breve messaggio, ascoltare buona musica e preneder parte ad un momento collettivo di testimonianza.

Sul giornale in edicola lunedì 26 aprile una pagina dedicata alla ricorrenza.

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