Una degna sepoltura per Davide Ranghino
Gli amici hanno potuto dare l'ultimo saluto ad "Arlo", ma la vicenda lascia l'amaro in bocca.
Come previsto lunedì 11 gennaio il corpo di Davide Ranghino, ha avuto una degna sepoltura dopo le esequie funebri nella chiesa di Billiemme, partecipata dagli amici di una vita e da coloro che gli volevano bene e si sono battuti per sottrarlo alla cella frigorifera in cui stava da oltre 40 giorni.
A sostenere le spese è stato il Comune di Vercelli.
In camera mortuaria per 42 giorni
Ranghino è mancato il primo dicembre dell’anno scorso. Il corpo è stato trasportato nelle camere mortuarie dell’Ospedale Sant’Andrea in attesa che i familiari si attivassero per il funerale.
Il 22 dicembre 2020, non essendosi presentato nessuno, l’Asl ha contattato il Comune per il funerale cosiddetto «di povertà» pagato per intero dall’ente pubblico. Dal 22 dicembre si è arrivati quasi a metà gennaio...
«Arlo», così lo chiamavano gli amici, è stato tumulato nella terra nel campo Beato Amedeo.
L'intervento di Caradonna
L’ex assessore comunale Emanuele Caradonna, colui che ha sollevato il caso sollecitato dai tanti amici del compianto 57enne, lunedì 4 gennaio ha contattato il dirigente del settore Demografico Gabriele Ferraris esponendogli per la prima volta il caso.
Un caso che poi, lo stesso Ferraris, ha risolto in pochissime ore bandendo la gara d’appalto e assegnando funerale e sepoltura che saranno interamente a carico del comune capoluogo nonostante Ranghino fosse residente a Olcenengo.
Resta l'amaro in bocca
Il nostro giornale non può che esprimere soddisfazione per la rapida risoluzione di una vicenda eticamente inaccettabile ma resta l’amaro in bocca di una settimana di larvate polemiche con una schiera di amministratori a dire in coro «Ma quale caso? E’ da settimane che stiamo lavorando alla sepoltura di Ranghino».
La prima a dirlo è stata la sindaca di Olcenengo Anna Maria Ranghino, che si è sentita tirata in ballo in quanto - come scritto - il defunto abitava proprio nel comune da lei amministrato.
Il sindaco, in un post su FB, parla di «illazioni» da parte del nostro giornale e riferisce di essersi messa in contatto con il presidente del consiglio comunale del capoluogo «prima ancora che Caradonna desse la notizia ai giornali».
Resta da capire perché un sindaco preferisca interlocuire con il presidente del Consiglio Comunale e non direttamente con il dirigente del Servizio Cimiteriale... Ma tant’è...
Le spiegazioni di Locarni
Lo stesso presidente del consiglio comunale, Giancarlo Locarni, tirato in ballo dalla sindaca Ranghino, ha spiegato «come i tempi lunghi siano stati dettati dalla burocrazia e come non ci sia stata da parte dell’amministrazione alcuna dimenticanza». Tutto il resto sono solo chiacchiere. Quel che conta è che da oggi Davide Ranghino abbia avuto restituita la sua dignità di essere umano e possa finalmente riposare in pace certo di aver seminato amore e di vivere nell’eterno ricordo di chi gli ha voluto bene.
Daniele Gandolfi
Il grazie di Caradonna
Egregio Direttore,
Le ruberò poche righe poiché troppe ne sono già state scritte, alcune oltremodo soverchie.
Per cui non ho intenzioni polemiche né tantomeno volte a sottolineare delle personali priorità di interventi nell’ambito della dolorosa vicenda del compianto Davide
Mi preme solo ringraziare colui che, nel giro di poche ore, è intervenuto con competenza e umanità a risolvere la situazione ‘kafkiana, per utilizzare un termine caro a molti, che è ormai tristemente nota a tutti.
Al dottor Gabriele Ferraris, dirigente del settore Personale, Demografici, Appalti e Tutele del comune di Vercelli voglio rivolgere la mia gratitudine e sincera riconoscenza che conferma peraltro il rispetto e la stima maturata nel periodo che mi vide assessore e stretto collaboratore di una figura professionale di alto livello, affatto scontata all’interno delle istituzioni.
A lui solo va il merito di aver affrontato e risolto immediatamente, con estrema decisione ma utilizzando la massima discrezione, il penoso travaglio burocratico che si era venuto a creare.
Finalmente Arlo può riposare in pace.
Ai suoi cari amici le mie più sincere condoglianze.
Emanuele Caradonna
Sul numero di Notizia Oggi Vercelli in edicola fino a domenica 17 gennaio 2021, c'è una lunga lettera firmata dagli amici e che dà anche la misura dei tempi e di chi si è interessato e con quali risultati.