Troppe multe: si vendica danneggiando un'auto dei Vigili
Un 70enne di Grignasco con attività a Borgosesia denunciato dai carabinieri per il gesto compiuto in un eccesso di rabbia.
Certamente il caldo avrà avuto la sua parte nell'episodio che ha portato i carabinieri della Stazione di Borgosesia a denunciare un settantenne della località valsesiana per danneggiamento aggravato.
L'uomo, un artigiano di Grignasco. aveva iniziato da alcune settimane a svolgere dei lavori di falegnameria in un laboratorio posto nel centro storico di Borgosesia, che raggiungeva con la propria autovettura, che tuttavia parcheggiava spesso vicino al luogo di lavoro, in zona vietata. Gli agenti della polizia locale di Bogosesia, in ben cinque circostanze, lo avevano contravvenzionato per divieto di sosta.
Il 70 enne anziché spostare il proprio veicolo nei parcheggi consentiti posti più distanti dal laboratorio, ha continuato a lasciarlo dove non si poteva, collezionando diverse multe.
L'auto dei Vigili rigata e con lo specchietto rotto
L’altro giorno, però, gli agenti della polizia locale di Borgosesia si avvedevano che la loro auto di servizio era stata rigata con un oggetto acuminato e lo specchietto laterale era stato rotto. Gli agenti hanno sporto denuncia di danneggiamento presso la locale stazione carabinieri. I militari hanno visionato le immagini delle telecamere poste lungo la cittadina, avvedendosi che nell’orario in cui era avvenuto il danneggiamento era transitato un soggetto che a piedi che veniva successivamente riconosciuto dagli agenti della polizia locale per il proprietario del veicolo più volte contravvenzionato.
"Mi ero arrabbiato"
Il 70 enne è stato convocato in caserma, giustificandosi l’atto criminoso asserendo di essere molto arrabbiato a seguito delle contravvenzioni ricevute, ed è stato deferito per danneggiamento aggravato.
Oltre a ciò, avendo alcuni fucili da caccia detenuti nella dimora di Grignasco (No), i carabinieri della stazione di Romagnano Sesia avvertiti dai colleghi di Borgosesia, provvedevano al ritiro cautelativo, informando la Prefettura di Novara per la revoca della detenzione.