Cronaca

Tronzano: da Roma la conferma dell'ineleggibilità di Lucia Scagnolato

Il Consiglio di Stato rigetta il ricordo di Graziella Canna Gallo e la condanna a pagare le spese del giudizio.

Tronzano: da Roma la conferma dell'ineleggibilità di Lucia Scagnolato
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Ieri, lunedì 31 maggio 2021, il Consiglio di Stato si è pronunciato sul ricorso in appello presentato da Graziella Canna Gallo ed alcuni membri della sua lista “Per il Futuro di Tronzano e Salomino”.

La vicenda che riguarda l'ineleggibilità del candidato Sindaco Lucia Scagnolato è ormai nota e ieri il Supremo organo della giustizia amministrativa di Roma ha emesso la propria sentenza, confermando l'ineleggibilità di Lucia Scagnolato e rigettando - poiché totalmente infondato - il ricorso presentato da Graziella Canna Gallo.

Questione esaminata più volte

La questione era già stata esaminata da due Tribunali: il T.A.R. Torino nel mese di dicembre 2020 ed il Tribunale di Vercelli nel mese di gennaio 2021.
Entrambi i Tribunali avevano già respinto i ricorsi della Signora Canna Gallo, ritenendoli infondati.

Tuttavia la consigliera di minoranza, nella speranza di sovvertire un giudizio ormai segnato, aveva proposto impugnazione contro entrambe le sentenze.

Nonostante il cambio dei Giudici le sentenze non mutano: l'esito delle elezioni di Tronzano Vercellese della scorsa estate non è mai stato messo in dubbio.

La sentenza emessa ieri chiude il percorso davanti ai Tribunali amministrativi. Resta ancora pendente il procedimento davanti alla Corte d'appello di Torino, con prossima udienza il 15 giugno 2021.

"Come già ribadito nei mesi scorsi, viste le tre sentenza sfavorevoli finora emesse, invitiamo la signora Canna Gallo a valutare di ritirare le proprie pretese. Dal punto di vista politico non si comprende il comportamento della consigliera di minoranza e di alcuni membri della sua lista, che persevera in azioni legali che, finora, non hanno portato ad alcun risultato se non lo stanziamento delle spese legali da parte del Comune, con aggravio sulle casse comunali. Infatti, il Comune, da settembre 2020 ad oggi, è stato costretto a stanziare oltre 40.000,00 euro di spese legali per difendersi in giudizio dalle azioni della consigliera Canna Gallo. Fortunatamente, il Consiglio di Stato ritenendo infondato il ricorso della consigliera, ha condannato tutti i ricorrenti a rifondere parte delle spese legali (Signori Berlucchi Angelo, Sigaudi Franca, Ellena Liliana, Suella Giuseppe, Ferro Alberto, Spagna Ornella ed il marito della consigliera, Gallo Piero Carlo), che verranno recuperate dal Comune agli interessati con apposita azione - commenta il Vice Sindaco ed Assessore agli Affari Legali Fausto Valdo - confidiamo quanto prima nella chiusura di questa vicenda incresciosa, che rimarrà a lungo nella memoria dei protagonisti e nelle pagine di cronaca politica".

 

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