Coronavirus

Trino: i test sierologici scovano 22 casi sospetti

Uno dei medici impegnati nelle analisi spiega come funziona il kit.

Trino: i test sierologici scovano 22 casi sospetti
Pubblicato:

I test sierologici si sono rivelati molto utili. E’ infatti emerso circa l'11% di soggetti positivi, tra coloro che con alta probabilità hanno sviluppato l’influenza in modo asintomatico e coloro che sono ancora positivi agli anticorpi (ai quali è stato “suggerito” di stare in quarantena). Nel dettaglio, 22 positivi su 197 campioni. Nei prossimi giorni l’amministrazione comunale studierà la possibilità di estendere a tutta la popolazione i test.

Leggi anche:In 243 prenotano il test a Desana, annullato dopo la circolare dell'Asl

Come funziona il test

«Il test tramite il prelievo di sangue capillare -commenta Fabio Francese, uno dei medici volontari impegnati -, consente di individuare se un soggetto è venuto in contatto con il Covid-19. Ha una specificità molto elevata, quasi al 100 %, il che vuol dire che molto difficilmente fa confusione con gli altri virus: se sei positivo sei venuto certamente a contatto con il virus.

L’analisi consente di individuare 2 tipi di anticorpi, attraverso 2 immunoglobuline. IGM e IGG. Le IGM corrispondono all’immunità a breve. Se sono positive, il virus è stato contratto da poco tempo, quindi è ipotizzabile che il soggetto possa essere ancora in una fase attiva, e essere contagiante. È consigliabile si metta in quarantena. Poi se vuole verificare la presenza dei virus, deve fare il tampone. Le altre Immunoglobuline che si possono trovare sono le IGG, di lunga durata. Anticorpi che di fatto daranno immunità. Se soggetto trova le IGG alte e le IGM sono già scomparse, il contagio c’è stato in un tempo più lungo. Quindi può essere più tranquillo, anche in questo caso si deve attenere alle norne di precauzione, ma sanno di avere acquisito una certa immunità nei confronti del virus».

VAI ALLA HOME PAGE E LEGGI LE ALTRE NOTIZIE

Seguici sui nostri canali