Scuola

Tiramani: "Troppe lacune tecnologiche nella didattica a distanza"

Il deputato leghista valsesiano ha presentato un'interrogazione al ministro dell'istruzione.

Tiramani: "Troppe lacune tecnologiche nella didattica a distanza"
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Il deputato leghista Paolo Tiramani evidenzia alcune difficoltà di ordine tecnologico negli istituti scolastici.

Lacune tecnologiche

«Ho presentato un’interrogazione al ministro Azzolina per sapere se è intenzione del governo stanziare ulteriori risorse per colmare le lacune tecnologiche presenti nei nostri istituti scolastici affinché il diritto allo studio sia garantito a tutti. Ci sono ancora troppi casi in cui la Dad, la didattica a distanza, non può essere attivata perché ci sono difficoltà di connessione web, mancano strumenti di comunicazione idonei, ci sono carenze e lacune nella formazione dei docenti sull’uso delle tecnologie». Lo dichiara il deputato leghista valsesiano Paolo Tiramani.

Diritto allo studio

«Come sindaco ho riscontrato nel mio Comune, Borgosesia, il caso di una classe di quinta elementare dove un’alunna, a causa della positività della madre, è in quarantena da fine ottobre, ma, nonostante le reiterate richieste della famiglia perché fosse attivata la Dad e i molti casi di bambini in quarantena, dall’istituto scolastico hanno fatto sapere che non hanno le dotazioni necessarie per la didattica a distanza per le elementari, mentre nella stessa scuola la Dad si svolga regolarmente per le scuole superiori - prosegue - Un caso di evidente disparità che non può esistere: a tutti gli studenti, di ogni ordine e grado, va assicurato il diritto allo studio. Il ministero dell’Istruzione non può lasciare indietro nessuno: in caso contrario si decreterebbe il fallimento di un intero sistema Paese che non sa garantire i diritti fondamentali, sanciti dalla nostra Costituzione».

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