Tariffario delle lucciole affisso al distributore
E' successo sulla Trossi in una stazione di servizio. Titolare esasperato dalla presenza di prostitute.

Tariffario delle lucciole affisso al distributore. E' successo sulla Trossi in una stazione di servizio. Titolare esasperato dalla presenza delle prostitute nell'area.
Tariffario delle lucciole affisso al distributore
Come riporta laprovinciadibiella non lontano dal nostro territorio sulla strada Trossi, nella zona più battuta dalle lucciole, il gestore di un impianto di carburanti è esasperato da tempo perché l'area è presa di mira dalle prostitute che sono anche arrivate ad affiggere un cartello con le tariffe delle prestazioni...
Di notte l'impianto invaso dalla prostitute
Ma il “tariffario” trovato alcuni giorni fa dal gestore della Esso della strada Trossi è soltanto l’ultima novità, in una vicenda che va avanti ormai da anni.
Al calare del sole, infatti, la stazione di servizio spesso diventa rifugio di alcune ragazze dedite alla prostituzione.
«Siamo lì da sei anni e, in minima parte, il fenomeno c’è sempre stato – spiega Simone Ugazio, gestore dell’impianto -, ma negli ultimi due o tre anni la situazione è peggiorata. La presenza di queste ragazze è aumentata, mentre contemporaneamente diminuivano gli incassi del self service notturno. Un calo che non ci manda in fallimento, ma è comunque un danno».
Ultimo atto di una luna serie
Il “listino prezzi” delle lucciole come detto è solo l’ultimo atto di una storia che va avanti da anni e che, oltre ad avere ripercussioni sugli incassi, costringe Ugazio a eseguire pulizie straordinarie ogni giorno, per rimuovere i “segni” del passaggio notturno degli uomini che pagano per fare sesso: fazzoletti e preservativi in primis.
Leggi il resto della storia su laprovinciadibiella.it
Sembra una scena estrapolata dalla sceneggiatura di "Amici miei" ???.
Che male fanno le prostitute maggiorenni e consenzienti ed i loro clienti sulle strade, se non compiono intralcio al traffico e/o atti osceni sotto la vista pubblica? Basta con quest’assurda “Meretriciofobia”!