Stipendi tagliati in Comune a Lignana

In ottemperanza alle indicazioni della Corte dei Conti

Stipendi tagliati in Comune a Lignana
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Stipendi tagliati a due funzionari comunali in paese.

Stipendi tagliati per “obbedire” alla Corte dei Conti

«I dipendenti del Comune di Lignana percepiscono da anni uno stipendio maggiore, non solo dei comuni limitrofi. ma addirittura del Comune di Vercelli - esordisce il sindaco Emilio Chiocchetti - esiste una delibera della Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per il Piemonte, risalente al 2013 dove venivano rilevate criticità, tra cui il superamento dei limiti di spesa per il personale rispetto quanto previsto dalla legge 296 del 2006, con invito a ridurre entro i limiti previsti dalla legge. Pertanto, abbiamo deciso di procedere all’analisi delle retribuzioni di posizione (n.d.r. i premi annui per il dipendenti che hanno particolari responsabilità) attualmente erogate ed adeguarle riducendo di 8.000 euro quelle per la categoria D e di 5.000 euro della categoria C, allineandoli a quelli dei comuni di pari grado».

Il sindaco: “Un atto dovuto”

«Queste decisioni sono un atto dovuto e di rispetto verso i lignanesi che pagano per i servizi ma non devono essere gravati da tasse più elevate - prosegue il sindaco - anche perché i piccoli comuni non navigano nell’oro e gli introiti derivanti dal pagamento di debiti pregressi verso il comune non saranno incorporati nel bilancio comunale prima del 2019. I conti fanno presto ad andare in sofferenza che si riverserebbe sui cittadini e questo non deve accadere. In ogni caso lasciare le cose come stavano sarebbe stata una palese violazione di legge che noi non intendiamo avallare».

Per il sindaco 400 euro

Il sindaco entra anche nel merito della sua carica: «Voglio precisare, inoltre, che io percepisco una indennità di 400 euro al mese alla quale non intendo rinunciare a tutela non solo della mia persona ma anche della istituzione che rappresento, dal momento che il Comune ha avuto e non escludo possa avere atti giudiziari in corso e il sindaco è sempre in prima linea anche a pagare di tasca propria».

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