Cronaca

Sport in lutto per Marco Germanetti, 23 anni

Aveva militato nelle fila della Pallavolo Santhià fino al 2018. Figlio di Ezio Germanetti, presidente del Bear Wool Volley.

Sport in lutto per Marco Germanetti, 23 anni
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Si è spento all’istituto ospedaliero di Candiolo, nel Torinese, Marco Germanetti, 23 anni, di Gaglianico, figlio di Ezio Germanetti, presidente del Bear Wool Volley, come riportano i colleghi di primabiella.it.

Marco lascia il papà Ezio, la sorella Giulia e il nonno Luigi. La veglia di preghiera sarà recitata venerdi 24 alle 18.30 nella chiesa parrocchiale di Gaglianico. I funerali saranno celebrati sabato 25 alle 14 nella stessa chiesa. Dopo la cerimonia religiosa la salma di Marco sarà cremata e le ceneri tumulate nel cimitero cittadino. I familiari hanno voluto rivolgere un particolare ringraziamento al dott. Grignani e alla dott.ssa Alberti e a tutto lo staff dell’IRCC per le amorevoli cure prestate. Per la famiglia Germanetti è il secondo lutto nell’arco di pochi mesi. Ad aprile era morta la mamma di Marco Patrizia Ramella Pezza, scomparsa a soli 54 anni.

Il ricordo dei compagni di squadra santhiatesi

Marco Germanetti era uno sportivo aveva fatto parte della pallavolo Santhià fino al 2018, quando gli fu diagnostica un osteosarcoma che non gli ha dato via scampo: «Un immenso dolore! Ciao Marco, difficile dimenticare la tua simpatia e il tuo sorriso. Un forte abbraccio dai tuoi compagni di squadra. Riposa in pace», questo il commovente messaggio sulla pagina della Pallavolo Santhià.

Il ricordo del papà

Commovente il pensiero che il papà di Marco ha voluto rivolgere al figlio scomparso a soli 23 anni, nel centro medico di Candiolo. Qui di seguito riportato integralmente.

Ciao Marco
“Caro Marco,
oggi hai deciso di lasciarci e andare insieme alla tua cara mamma.
Lasciami esprimere un piccolo pensiero
Io non so se sono stato un bravo padre e/o un bravo marito
Ma sono certo di aver dato a te e a mamma il 110% di quello che sono.
In questi 3 anni di malattia ho riscoperto un figlio grintoso, coraggioso, lottatore.
Sono orgoglioso di te. In questi 3 anni hai patito le pene dell’inferno (36 cicli di chemio senza contare 3 operazioni e la radioterapia avrebbero steso chiunque ed in breve tempo).
Ti ho visto piangere poche volte, ti ho visto combattere come un leone, da vera persona di sport agonistica
Hai dato il 110% come facevi sui campi da volley.
Hai dovuto sopportare la morte improvvisa della tua cara mamma, colei che è stata la tua ombra costante
In tutti i giorni della malattia ed eri riuscito a superare anche questo dolore.
Dopo le ferie di agosto però hai ceduto brutalmente, la malattia ti ha sopraffatto ma nonostante tutto
Hai lottato e non ti sei dato per sconfitto.
Ieri sera io ed Elisa ti abbiamo lasciato appena dopo essere stato sedato da una tua crisi respiratoria (frequente in questi ultimi 10 giorni) ricorderò sempre il tuo ultimo sguardo di quando ci siamo salutati
I tuoi occhi che esprimevano tanta tanta stanchezza. È stata una partita molto lunga prolungata a 100 tempi supplementari e le forze ti hanno abbandonato.
Ti voglio un mondo di bene!!!! Adesso salutami la mamma e cercate insieme di dare dal cielo una grossa mano a me e a Giulia per proseguire il nostro cammino terreno senza di Voi.
R.I.P. Amore mio e grazie per tutto quello che mi hai insegnato”
Il tuo papà

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