SISMA: i tecnici piemontesi del Soccorso Alpino ancora al lavoro
I soccorritori stanno cercando altre persone dentro l'hotel Rigopiano e rifornendo le frazioni della zona isolate dalla neve.
I soccorritori stanno cercando altre persone dentro l'hotel Rigopiano e rifornendo le frazioni della zona isolate dalla neve.
Continua il lavoro del Soccorso Alpino e Speleologico nelle zone colpite dal sisma. Sabato sera, intorno alle 19, i 23 operatori piemontesi partiti il 19 gennaio hanno lasciato il posto a un nuovo contingente di 24 persone. I nuovi operatori continueranno a lavorare su un duplice fronte: da un lato il lavoro di scavo e ricerca presso l’Hotel Rigopiano, dall’altro l’altrettanto importante lavoro di contatto con alcune delle frazioni del teramano che rimangono tuttora isolate e che si possono raggiungere esclusivamente con sci e pelli di foca. Il nuovo contingente annovera tecnici provenienti dalle delegazioni di Alessandria, Biella, Canavesana, Mondovì, Monviso Saluzzo, Valdossola, Valle di Susa e Valsangone, Valli di Lanzo, Valli Pinerolesi e Valsesia.
Il campo di operazione dell’Hotel Rigopiano è stato sottoposto a una nuova tipologia di intervento nel tentativo di individuare nuovi locali rimasti intatti. «Oggi - spiega Matteo Gasparini, delegato dell’Ossola e nuovo referente del gruppo piemontese in Abruzzo - stiamo cercando di attaccare i muri perimetrali dell’albergo nel tentativo di penetrare le spesse pareti di cemento armato dietro cui potrebbero celarsi eventuali superstiti. Con la dotazione di speleologi del CNSAS, basterebbe trovare dei varchi anche ridotti per consentire l’esplorazione di nuove porzioni dell’hotel. Si tratta di un lavoro di strategia reso anche necessario dal peggioramento delle condizioni meteorologiche visto che dopo le nevicate della notte, ha continuato a cadere neve mista a pioggia per tutto il giorno».
Lunedì 23 partirà da Torino il terzo contingente di volontari del CNSAS Piemonte, che giungerà in Abruzzo verso sera per dare il cambio alla seconda tornata di operatori. Si tratta di venti tecnici provenienti dalle delegazioni di Biella, Canavesana, Mondovì, Pinerolese, Valle di Susa e Val Sangone, Valli di Lanzo e 1° Gruppo Speleologico comprensivi anche di un sanitario.
Continua a essere necessario un intervento tecnico e specializzato prerogativa di uomini e donne del CNSAS, della loro formazione e della loro pratica quotidiana.