Filippo Incarbone: scomparso da Vigevano due fermati per omicidio
49 anni, originario di Lecce, ma residente a Vigevano, dove faceva l’autista di camion.
(Foto di copertina tratta dal profilo Facebook di Filippo Incarbone)
Svolta nella scomparsa di Filippo Incarbone
Nel corso della nottata, a Vigevano, la Sezione Operativa del NOR., con la collaborazione della Stazione di Vigevano, hanno sottoposto a fermo indiziato delitto per omicidio e distruzione di cadavere due persone residenti a Vigevano, pregiudicate, sospettate fortemente di aver causato volontariamente la morte di Incarbone Filippo, scomparso da più di un mese da Vigevano.
In giornata l’interrogatorio
I fermati, rinchiusi nelle celle di sicurezza della caserma di via Castellana, nella giornata odierna verranno portati davanti al P.M. dott. Paolo Mazza per essere interrogati.
Le indagini sono ancora in corso.
Ricordiamo che Filippo non si trova da oltre un mese, ha 49 anni ed è originario di Lecce, ma da anni residente a Vigevano, dove faceva l’autista di camion, come riporta primapavia.it.
La scomparsa
Ufficialmente la sua scomparsa viene fatta risalire al 27 dicembre 2020, giorno in cui il 49enne ha incontrato il fratello che vive a Gambolò. Poi il 3 gennaio, ha mandato un messaggio di auguri di buon anno alla cognata, scusandosi per il ritardo.
L'allerta
Alcuni giorni dopo quel messaggio i suoi vicini di casa hanno allertato i soccorsi perché il suo cagnolino abbaiava ininterrottamente da 24 ore. Fatta irruzione nell’appartamento, in cui l’uomo vive da solo, hanno tratto in salvo il cagnolino ma del padrone di casa nessuna traccia.
Dimagrito e con la barba lunga
Anche se gli sviluppi del caso fanno temere il peggio, ricordiamo la fisionomia dell'uomo, caso mai venisse avvistato dalle nostre parti. Filippo è alto 175 cm, capelli e occhi castani, nelle segnalazioni è stato descritto come molto dimagrito e con la barba lunga, ma per il resto non ha dato alcun segnale di disagio. Il fratello del 49enne è partito da Lecce per Vigevano e ha sporto ufficialmente denuncia. Da quel momento la macchina vera e propria delle ricerche si è messa in moto e del caso si sta occupando anche il noto programma “Chi l’ha visto?”.
Chiunque abbia informazioni utili al suo rintraccio, contatti le forze dell’ordine.