Settantenne di Vercelli in carcere per molestie e minacce di morte
Denunciato dal titolare di un'autofficina, avrebbe compiuto anche atti osceni e simulato investimenti in auto dei clienti
Agenti della Squadra Mobile della Qustura di Vercelli hanno arrestato e portato in carcere un settantenne di Vercelli in dato esecuzione alla misura cautelare in carcere disposta dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Atti persecutori
L’uomo è stato denunciato dal titolare di un’officina cittadina esasperato dalla condotta persecutoria del settantenne che, per motivi ancora da chiarire, da gennaio non ha dato pace all’imprenditore, con veri e propri appostamenti nei pressi della sua officina meccanica. Una persecuzione con minacce ed offese nei confronti non solo dell'imprenditore, ma anche dei suoi clienti e collaboratori.
Minacce di morte e atti osceni
L'uomo, originario della Puglia ma residente da decenni a Vercelli, in più occasioni avrebbe minacciato di morte la sua vittima ed familiari. Non solo avrebbe pure compiuto atti osceni e volgari, mostrando le proprie parti intime; in più occasioni inoltre, per dar sostanza alle proprie minacce, l’arrestato ha simulato veri e propri investimenti nei confronti di quanti frequentavano l’officina, accelerando in prossimità dei malcapitati per poi sterzare all’ultimo ed evitare così l’impatto.
Posizione al vaglio della magistratura
Per tali condotte l’uomo, al termine degli accertamenti di rito, è stato condotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’A.G.
È doveroso rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto e che la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato in ossequio al principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza.