Sequestrati 89.000 prodotti irregolari

Brillante operazione della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Vercelli

Sequestrati 89.000 prodotti irregolari
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Brillante operazione della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Vercelli

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Vercelli nei giorni scorsi ha eseguito alcuni controlli finalizzati alla repressione del commercio di prodotti non sicuri per i consumatori. In particolare, in occasione dell’approssimarsi del periodo natalizio, sono stati sottoposti a controllo una serie di esercizi commerciali onde verificare se la merce posta in vendita fosse confacente agli standard di qualità e sicurezza imposti dalla normativa a tutela dell’utente finale dell’Unione Europea e nazionale. Durante le citate ispezioni è emerso che all’interno di un esercizio sito in Moncrivello (VC) erano posti in vendita circa 89 mila prodotti potenzialmente dannosi, privi di marchiatura CE, ovvero privi di quella certificazione rilasciata da appositi enti all’uopo preposti a garanzia del rispetto delle norme di sicurezza e della genuinità della merce posta in vendita, e/o privi di indicazioni e precauzioni d’uso in lingua italiana in violazione dei Decreti Legislativi denominati “Codice del Consumo” e “sicurezza dei giocattoli”. Nel corso delle operazioni sono state infatti rinvenute sia tipologie di prodotti a destinazione ludica, giocattoli, articoli di cancelleria e cartoleria, sia numerosi altri articoli di vario genere di uso quotidiano, riconducibili a incensi a combustione, articoli per fumatori, articoli di igiene intima e ferramenta, privi dei requisiti minimi sanciti dai citati Decreti Legislativi. In particolare tra gli oltre 66 mila giocattoli posti sotto sequestro molti di essi presentavano parti e pezzi molto piccoli, particolarmente insidiosi per l’utilizzo da parte dei bambini, esposti a rischi di soffocamento in caso di accidentale ingestione. Il materiale non conforme, del valore di circa 40.000 euro, è stato sottoposto a sequestro amministrativo e il trasgressore è stato deferito alla Camera di Commercio di Vercelli. Allo stesso è stata altresì comminata una sanzione pecuniaria fino a un massimo di 30.000 euro.

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