SCUOLA: segreterie al lavoro anche di notte e la domenica

Il sindacato di categoria della Cgil denuncia le decisioni del Miur che hanno obbligato i lavoratori amministrativi a turni massacranti per consentire di pagare gli stipendi di settembre dei docenti neo nominati. "I lavoratori hanno diritto a non essere sempre connessi e a disposizione".

SCUOLA: segreterie al lavoro anche di notte e la domenica
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Il sindacato di categoria della Cgil denuncia le decisioni del Miur che hanno obbligato i lavoratori amministrativi a turni massacranti per consentire di pagare gli stipendi di settembre dei docenti neo nominati. "I lavoratori hanno diritto a non essere sempre connessi e a disposizione".

Le segreterie scolastiche hanno dovuto lavorare di notte e nei festivi, anche domenica 18, per riuscire a star dietro all'enorme confusione dovuta ai neo immessi in ruolo che rischiano di non vedersi pagato lo stipendio di settembre se non vengono completate le pratiche amministrative. 

Un precedente che allarma la Federazione del Lavoratori della Conoscenza (Cgil) di Vercelli che in una nota afferma: "Il discorso è semplice e chiaro: le segreterie scolastiche devono lavorare di sera, di notte,di sabato e di domenica se non vogliono trovare intasate, il lunedì successivo, le linee di comunicazione e rischiare di far saltare lo stipendio di settembre dei docenti neo immessi in ruolo. Oltre all’impropria introduzione di una estensione extracontrattuale della giornata lavorativa, si lascia intendere che sarà responsabilità delle scuole (segreterie, direttore dei servizi, dirigente scolastico) se i docenti interessati non percepiranno lo stipendio di settembre.

Ci si è inventati, con grande leggerezza, il lavoratore amministrativo e dirigenziale scolastico sempre connesso, sempre a disposizione, di sera, di notte, di sabato e di domenica. Per non parlare poi dei gravi carichi di lavoro già esistenti, aggravati dalla legge 107/15! In questo caso non è stato previsto di chiedere la disponibilità del personale allo straordinario, né tantomeno di prevedere alcun incentivo per il lavoro notturno e festivo.

Sappiamo che in Francia di recente è stata approvata una legge che impone di non usare le email aziendali in orario extra lavoro. Quindi, disconnettersi è un diritto dal momento che l’uso, oltre l’orario di lavoro, delle tecnologie digitali sta diventando sempre più pervasivo e si è esposti maggiormente al rischio di tecno-stress.
Anche di questi aspetti dovrà occuparsi il contratto, senza il quale gli abusi e il sovraccarico di funzioni a danno del personale stanno diventando la norma".

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