Salute sul web: i vercellesi si informano su internet
L'80% delle persone ha cercato sul web informazioni sulla propria salute o quella di un familiare

Salute sul web: secondo una ricerca di Reale Mutua, l'80% dei vercellesi cerca informazioni in merito su internet.
Salute sul web i numeri
Sarebbero più di tre su quattro, ossia l'80%, i vercellesi che nell'ultimo anno hanno cercato sul web informazioni sulla propria salute o quella di un familiare. Lo rivela l'ultima ricerca condotta dall’Osservatorio di Reale Mutua dedicato al welfare. L'indagine ha riguardato la propensione degli abitanti di Vercelli all’utilizzo della rete e della tecnologia in campo sanitario e nella gestione del proprio benessere psicofisico. Secondo il report, i vercellesi si rivolgono al web in primo luogo per cercare informazioni e consigli di autodiagnosi e per capire come affrontare una determinata patologia (65%), ma anche per ottenere indicazioni sull’utilizzo di farmaci (40%), sull’impiego di integratori alimentari nella propria dieta (28%) e sulle misure da adottare per prevenire l’insorgere di determinate problematiche (23%).
Il medico sullo smartphone
In realtà, per ovvi motivi, "dottor Google" non può certo sostituire un medico ed è un fatto da tenere presente con grande attenzione. La tecnologia potrebbe però rivelarsi preziosa per medici (in carne e ossa) e pazienti, mediante la cosiddetta "sanità digitale". Tra i servizi ritenuti più utili in questo campo dai vercellesi, la possibilità di prenotare esami e visite specialistiche online (56%). Seguono la possibilità di consultare referti medici e altri documenti clinici direttamente dal proprio pc o smartphone (52%) e quella di comunicare con i medici (50%). Un’attenzione particolare viene riposta anche sulla telemedicina (38%), considerata un valido supporto soprattutto in caso di familiari non autosufficienti.
Pro e contro
Per i vercellesi, secondo la ricerca, il vantaggio maggiore sarebbe la comodità, riconosciuta dal 50% degli esaminati, intesa soprattutto come risparmio di tempo che risulta dal non dover fare code o doversi recare nella sede. A fronte di questo, tuttavia, i vercellesi hanno individuato anche possibili svantaggi: il limite principale è l’esclusione degli utenti che non padroneggiano il digitale (54%), mentre quasi uno su cinque (16%) lamenta l’assenza del contatto personale con professionisti e addetti in grado di dare istruzioni o risolvere problemi specifici.
Smartwatch e fasce
Per quanto riguarda smartwatch e altri dispositivi indossabili che possono monitorare dati relativi alla salute, fra gli abitanti di Vercelli più di uno su tre (34%) li considera un valido alleato del proprio benessere e si dice propenso a utilizzarli. Di questi, il 36% li utilizzerebbe per supportare lo svolgimento di un’attività fisica corretta, contrastando la sedentarietà, il 34% come promemoria per l’assunzione di farmaci, e un ulteriore 30% per monitorare i parametri vitali e fisici (come ad esempio, pressione, frequenza cardiaca), anche a scopo preventivo. Il 66% dei vercellesi, tuttavia, si dice ancora piuttosto diffidente a riguardo. Le ragioni? Il 36% li considera una spesa non necessaria, il 27% dichiara di non avere la costanza necessaria per utilizzarli in modo corretto, mentre il 21% non li ritiene affidabili, preferendo rivolgersi direttamente a un medico.
Tecnologia e medicina
«Noi di Reale Mutua vediamo positivamente l’avvento della tecnologia in campo medico e sanitario – commenta Michele Quaglia, direttore commerciale e brand di gruppo - Siamo lieti che anche i nostri connazionali riconoscano il potenziale dell’innovazione applicata in questo settore, riconoscendo le migliorie che può apportare senza però andare a sostituire il ruolo del professionista. La nostra Compagnia, in tal senso, pone particolare attenzione a due servizi che l’innovazione ha portato e che abbiamo sviluppato per i nostri clienti: la telemedicina, soprattutto per pazienti non autosufficienti, e le applicazioni per la prevenzione, soprattutto contro la sedentarietà».