Rischio radiazioni alla Sorin: Cgil preoccupata
Cgil preoccupata. Bidoni sospetti nel complesso biomedicale di Saluggia,
Rischio radiazioni alla Sorin: Cgil preoccupata. Bidoni sospetti nel complesso biomedicale di Saluggia.
Rischio radiazioni alla Sorin: Cgil preoccupata
Nel sito "Sorin" a Saluggia ci sono fusti che potrebbero essere radioattivi. Infatti, negli scavi predisposti dalla magistratura in seguito a una denuncia di Legambiente, sono venuti alla luce cinque fusti che risalirebbero a decenni fa e sarebbero leggermente radioattivi.
L'azienda Livanova presente nell'area ha diffuso una comunicazione in cui specifica: "gli immediati rilievi radiometrici di Arpa e Iren hanno rilevato contenuti valori di radioattività associati ai rifiuti. Alla data odierna non sono stati segnalati rischi per la salute e la sicurezza delle persone che lavorano presso il sito industriale di Saluggia”.
Subito dopo che la notizia si è diffusa la segreteria provinciale della Filctem Cgil Vercelli e Valsesia - insieme ai delegati del sito Sorin di Saluggia e alla Filctem Piemonte si è comunque attivata per seguire da vicino la questione per garantire massima sicurezza ai lavoratori.
Le azioni del sindacato
Immediatamente le R.S.U. con i propri delegati delle Aziende presenti nel sito (LIvanova, Microport, CID, DiaSorin) si sono attivati e hanno chiesto alle direzioni aziendali e ai relativi R.S.P.P. un incontro urgente per chiarire e verificare le notizie diffuse dai media e per capire se ci siano dei rischi per i lavoratori del sito.
Di concerto con la CGIL Piemonte e con la CGIL di Vercelli sono stati attivati tutti i canali per fare immediata chiarezza sulla vicenda, chiedendo una celere convocazione del “Tavolo regionale sulla trasparenza nucleare” e interessando immediatamente il Prefetto della Provincia di Vercelli.
Pur riponendo la massima fiducia nel lavoro degli organi inquirenti che in queste ore stanno portando avanti le indagini per per comprendere meglio la situazione e arrivare a una soluzione, ci auguriamo che la difesa dell’ambiente e della salute pubblica possano essere coniugati con la salvaguardia del posto di lavoro di centinaia di persone attualmente occupate nel sito biomedicale saluggese.
Tutta la CGIL manifesta seria preoccupazione e proprio per questo continuerà a tenere altissima l’attenzione sulla vicenda affinché si possa trovare una risoluzione nel rispetto dell’ambiente e dei posti di lavoro.