Cronaca

Rientro a scuola: presupposti per un buona continuità

Rientro a scuola: presupposti per un buona continuità
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Ieri, lunedì 18 gennaio, per molti studenti piemontesi è ri-suonata la campanella dopo il nuovo lock-down. E' stato un rientro migliore rispetto al precedente dove tra mascherine, banchi monoposto, problemi sul distanziamento e ingressi contingentati c'era ancora molto da “sistemare”. Abbiamo raccolto alcune testimonianze di studenti e genitori su questo “primo” giorno di scuola.

“Il rientro a scuola è stato comunque positivo per i ragazzi che come noi devono viaggiare - raccontano un gruppo di studentesse - infatti abbiamo avuto una bella sorpresa: i pullman ringraziando hanno i posti segnati, quindi più nessun assembramento, ci sentiamo più sicure e viaggiamo più serene”.

I posti a sedere sono alternati, il divieto è sui sedili lato corridoio e il gel igienizzante è a disposizione di tutti in un posto agevole, quindi sembrerebbe decisamente migliorata la situazione per quanto riguarda gli spostamenti degli studenti.

Un po' straniti invece per essere nuovamente in classe coi professori e coi propri compagni che del resto sembra che non abbiano mai perso di vista grazie alla didattica a distanza, criticata da molti ma anche utile per non perdere l'anno scolastico, certamente in presenza è un'altra cosa.
Anche i genitori sono soddisfatti di questo miglioramento: “Se ne sentiva tanto parlare di questo miglioramento per i trasporti, ma non sapevo cosa aspettarmi, purtroppo in questi momenti non si è mai abbastanza sicuri” commenta una mamma.

Viaggiatori e no comunque è un rientro positivo: “Non ho visto assembramenti fuori da scuola, misurano la temperatura e il fatto che la scuola sia in presenza solo al 50% mi dà più sicurezza”. Una situazione che si spera possa continuare per mantenere le scuole aperte e che non sia solo il primo giorno, perché i ragazzi hanno comunque bisogno della scuola in presenza proprio per un fattore di personalità, per potersi relazionare con i compagni e soprattutto con i professori e se questo viene fatto in sicurezza come sta accadendo, allora si può sperare che tutto andrà bene!

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