Rapina un 18enne e minaccia di morte i testimoni: finisce in carcere
Un marocchino 35enne che aveva alle spalle diversi reati commessi in pochi giorni
Un soggetto pericoloso è stato tolto dalla circolazione e spedito in carcere grazie all'intervento della Squadra Volante della Questura di Vercelli che nel pomeriggio di domenica 26 novembre, ha proceduto all’arresto in flagranza del malvivente, un cittadino marocchino di 35 anni, che si era reso responsabile di una rapina e di altri reati a danno di tre ragazzi.
Nella foto l'area dell'Antico Ospedale.
L'episodio
La Questura si è mossa in seguito alla telefonata al numero di emergenza di un diciottenne di origine serba, che riferiva all’operatore di aver appena subito un’aggressione in piazza Antico Ospedale da un uomo che, dopo avergli sottratto violentemente lo zaino, aveva cercato di far perdere le proprie tracce, dileguandosi con un presunto complice verso la stazione ferroviaria.
Il ragazzo, rimanendo inizialmente in contatto con l’operatore radio, ha inseguito il malfattore insieme a due suoi amici fino a viale Garibaldi, dove, gli equipaggi delle volanti, hanno intercettato e arrestato il marocchino.
Le minacce di morte e i precedenti
Il delinquente ha tenuto un contegno indifferente e sprezzante con i poliziotti, minacciando pure di morte i due ragazzi che avevano assistito all’aggressione e che avevano cercato di inseguirlo insieme al proprio amico.
Gli agenti, peraltro, hanno anche subito riconosciuto il 35enne perché con numerosi precedenti giudiziari e di polizia sulle spalle.
E' scattata la perquisizione personale, con il rinvenimento refurtiva e altri beni dei quali l'arrestato non è stato in grado di fornire alcuna giustificazione circa possesso e, per i quali, è stato anche denunciato per ricettazione.
Finisce in carcere
Terminati gli accertamenti, il trentacinquenne veniva associato alla locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Un pericoloso delinquente
La Squadra Volante ha così arginato e interrotto l’azione criminosa del malvivente, presunto responsabile di numerosi reati contro la persona e il patrimonio, commessi a ciclo continuo nelle ultime settimane, ai quali l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico aveva dato priorità, nel sempre costante e attuale contrasto alla criminalità predatoria cd. “da strada”.