Cronaca

Punto Service assolta dalle accuse di corruzione

La società di Massimo Secondo esprime soddisfazione per il verdetti che chiude una lunga vicenda.

Punto Service assolta dalle accuse di corruzione
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Dopo più di cinque anni è terminata ieri, giovedì 17 febbraio 2022, la vicenda che vedeva coinvolta la Cooperative Punto Service, che è stata assolta anche nel filone vercellese.

La nota dell'azienda

Questo quanto si legge nella nota stampa della Punto Service: “Dopo oltre 5 anni dalla conferenza stampa in cui la Procura della Repubblica di Vercelli e la Guardia di Finanza di Vercelli avevano reso pubbliche delle ipotesi accusatorie nei confronti di Punto Service e del suo Presidente, siamo lieti di comunicare, a tutti i nostri soci e a tutti i nostri stakeholders, quanto segue: n data 26 ottobre 2021 con sentenza definitiva il Tribunale di Alessandria ha assolto Punto Service dalle accuse di corruzione “perché il fatto non sussiste”.
In data 17 febbraio 2022 il Tribunale di Vercelli, accogliendo le richieste sia del Pubblico Ministero che
della difesa, ha assolto Punto Service dalle accuse di corruzione “perché il fatto non sussiste”.

Il Presidente Massimo Secondo era personalmente destinatario di 8 capi d’imputazione. Il Tribunali di Vercelli, Torino e Alessandria ne hanno archiviati 7 senza neppure iniziare il relativo processo ritenendoli infondati. Per quanto riguarda l’ottavo, al Presidente è stata comminata una multa.

Con questi pronunciamenti, sia Punto Service che il suo Presidente hanno definitivamente chiuso il loro
percorso giudiziario.

Ringraziamo quanti in questi anni hanno espresso, a volte anche pubblicamente, solidarietà a Punto Service e al suo Presidente. Grazie anche a tutti i nostri soci e collaboratori che sono riusciti, grazie a cinque anni di lavoro durissimo, a mantenere l’azienda parzialmente indenne dalle conseguenze delle accuse. Riprendiamo dunque con grande entusiasmo un percorso che peraltro non si era mai interrotto".

I verdetti della Corte

Il processo Vercellese era uno dei "tronconi" dell'indagine per tre appalti casalesi relativi a servizi scolastici e assistenza domiciliare . Il Tribunale di Vercelli ha assolto da tutte le accuse, oltre alla Punto Service, Franco Barbano, direttore della Casa di Riposo di Casale Monferrato, Massimo D'Angelo, (funzionario Asl Alessandria) e Claudia Mantovani (funzionario del Comune di Casale). Assoluzione pure per la dipendente Punto Service Mikaela Carnazza.

Due le condanne: Franco Deambrogio, che era l'Ad del rampo casalese dell'azienda all'epoca, 4 anni, mentre una sua collaboratrice. Elisa Pelizzari, è stata condannata a 6 mesi.

 

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