Promettevano auto di lusso quasi gratis: 23.000 truffati

Brtillante operazione a livello nazionale della Guardia di Finanza di Biella, denunciate sei persone, oscurato sito web.

Promettevano auto di lusso quasi gratis: 23.000 truffati
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Brtillante operazione a livello nazionale della Guardia di Finanza di Biella, denunciate sei persone, oscurato sito web.

Hanno buggerato 23.000 persone su tutto il territorio nazionale, ora la banda di sei truffatori è stata scoperta e neutralizzata dall'operazione "Car Dream" coordinata dalla Guardia di Finanza di Biella. La banda prometteva auto da sogno versando quote relativamente modeste. C'era una rete di promotori e tanto di sito web, ora oscurato. In 18 mesi con questa truffa elaborata hanno racimolato ben 10 milioni di euro. I finanzieri invitano le persone che si ritengono truffate. tra cui è più che probabile vin siano anche diversi vercellesi, a presentare denuncia presso il più vicino Comando della Guardia di Finanza. Le telefonate pervenute sarebbero già migliaia

Al vertice di questa piramide due fratelli astigiani pluripregiudicati, tre managers ed un promotore, dietro il paravento di una società tedesca, che vendeva la speranza di poter guidare, con la formula del noleggio a 24 mesi, prestigiose “berline” a costo zero o quasi. Per fare ciò hanno utilizzato un sito web e si sono avvalsi della collaborazione di numerosi promotor,i sparsi su tutto il territorio nazionale. Il classico sistema piramidale (meglio noto come “schema ponzi” o “catena di Sant’Antonio”), dove il guadagno di un soggetto aderente deriva esclusivamente dal reclutamento diretto o indiretto di un certo numero di persone che a loro volta versano delle somme prefissate.

L’ingresso nel sistema di nuovi iscritti consente di scalare ad un livello superiore e così via, di livello in livello. Una formula vietatia dalla Legge 173/2005.

La società prometteva di consegnare una vettura dopo qualche mese dall’ingresso nel sistema a coloro che avessero versato una quota mediante bonifico. Tale automobile sarebbe stata concessa a noleggio per 24 mesi senza che i beneficiari fossero gravati da ulteriori costi (compreso cambio gomme, bollo, assicurazione). Alla scadenza, avrebbero potuto, poi, noleggiare altri automezzi di classe e cilindrata superiori, fino ad una vera e propria “supercar”: una Maserati. Tale sistema, incentrato su uno “schema piramidale”: ovvero il “gioco” continua a funzionare fintanto che vi siano individui alla base della piramide che garantiscono a coloro che già hanno aderito di avanzare di livello attraverso il pagamento delle quote di entrata. Pertanto, i partecipanti che si trovano alla base della piramide potranno recuperare il loro investimento iniziale, solo, e se, un alto numero di nuovi partecipanti (con i relativi investimenti iniziali) aderirà allo schema. (vedi schema allegato) Tuttavia, per come è strutturato il sistema, il meccanismo può funzionare inizialmente con un numero esiguo di partecipanti, ma necessita ben presto di numeri astronomici per poter andare avanti. E a quel punto non serve essere un matematico per prevederne l’esito: la catena, prima o poi, “implode”, in quanto, dopo una ventina di passaggi, per farla andare avanti, servirebbe tutta la popolazione italiana e dal 30° passaggio non basterebbero tutti gli abitanti della Terra. E per gli ultimi arrivati (cc.dd. “latecomers”) che hanno versato la quota, naturalmente l’autovettura gratis resta “un sogno”.

I 23.000 aderenti al sistema “piramidale” hanno versato quote a vario titolo per più di 10 milioni di euro in poco più di un anno dall’avvio della società. Nonostante l’ingente cifra raccolta ed il consistente numero degli affiliati, solo 84 hanno ricevuto l’autovettura promessa. I 6 responsabili sono stati denunciati a piede libero.

I Finanzieri hanno scoperto tale sistema truffaldino intrufolandosi in incognito ad una delle riunioni tenutesi a Biella lo scorso mese di febbraio. Altri simili incontri si sono succeduti su tutto il territorio nazionale per reclutare nuovi aderenti.

Una volta capito il meccanismo, sono scattate le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Biella che ha disposto l’esecuzione di alcune perquisizioni domiciliari, eseguite il 19 aprile scorso e nel corso delle quali sono stati acquisiti importanti elementi utili ai fini delle investigazioni. Considerato che dal novembre 2014 a oggi sono oltre 23.000 le persone vittime del raggiro, che con ogni probabilità vedranno infranto il sogno promesso di una bella auto a fronte del pagamento di una somma modesta, su provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, i Finanzieri di Biella hanno provveduto ad oscurare il sito web della società tedesca, onde evitare l’adesione di ulteriori persone ignare.

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