Piemonte in Arancione da lunedì 24 gennaio 2022, è ufficiale
Insieme a Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo e Sicilia.
Il Ministro Speranza ha firmato l'ordinanza: sono quattro le regioni che passano in zona arancione da lunedì 24 gennaio: Piemonte, Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo e Sicilia. La Sardegna e la Puglia andranno in zona gialla, mentre la Valle d'Aosta rimane in arancione. Uniche regioni bianche sono Basilicata, Umbria e Molise.
Decisione presa in base ai numeri che riguardano il periodo dal 14 al 20 gennaio 2022 che indicano la situazione stabile delle terapie intensive e l'aumento dei ricoveri.
Dove non sarà necessario il Green pass
Commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari); commercio al dettaglio di prodotti surgelati; commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari; commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica); Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di materiale per ottica; commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento.
L'aggiornamento della Regione Piemonte
La classificazione di rischio per il Piemonte scende però da alta a moderata. Il presidente Cirio e l’assessore Icardi: “Andiamo in arancione con una situazione epidemiologica che in realtà migliora: è segno che la strada è quella giusta”
Il Piemonte da lunedì 24 gennaio passerà in zona arancione, insieme ad Abruzzo, Sicilia e Friuli: lo conferma l’ordinanza firmata questo pomeriggio dal ministro della Salute Roberto Speranza.
Nonostante un quadro complessivo che dimostra sia nella diffusione del virus che nel numero di nuove ospedalizzazioni una situazione in costante miglioramento, il Piemonte ha infatti superato in piccolissima percentuale (0,3% ieri e 0,2% oggi) l’occupazione dei posti letto ordinari che seppur di pochissimo superano la soglia del 30% prevista per la zona arancione, accanto alle terapie intensive dove più dei 2/3 dei pazienti ricoverati non è vaccinato e l’occupazione è superiore al 22%.
Sulla buona strada
Migliora, invece, la classificazione di rischio del Piemonte nel Report nazionale di Ministero della Salute e Istituto superiore di sanità comunicata oggi, che scende da alta a moderata, confermando il quadro in miglioramento che si sta registrando negli ultimi giorni rispetto all'andamento dell'incidenza e alla percentuale di positività dei tamponi.
Oggi è anche il primo giorno in cui in Piemonte si registra una riduzione delle nuove diagnosi rispetto ai sette giorni precedenti da fine novembre, quando è iniziata la quarta ondata.
“Andiamo in arancione con una situazione ospedaliera su cui pesano i ricoveri dei no vax, ma con un quadro epidemiologico che in realtà migliora - sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. È il segno che la strada è quella giusta e proprio per questo è importante continuare a correre con i vaccini e mantenere sempre alto il livello di attenzione”.
Cosa cambia in zona arancione
L’ingresso del Piemonte in zona arancione da lunedì prossimo per le persone vaccinate non porterà nessuna privazione e ulteriori restrizioni nelle loro attività quotidiane e nella loro socialità. Rispetto alle norme già previste in zona gialla la zona arancione prevede infatti:
Green pass rafforzato obbligatorio (vaccinazione/guarigione)
- Per accedere ai negozi dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabacchi, dove l’accesso è libero)
-Per praticare sport di contatto all’aperto
- Per partecipare ai corsi di formazione in presenza
Spostamenti verso altri comuni o fuori Regione con auto propria
- consentiti solo con green pass base (anche solo tampone), senza green pass invece solo per lavoro, necessità e salute (con modulo di autocertificazione).