Pendolari Vercelli: "Trenitalia sempre peggio"

Lettera al nuovo assessore regionale ai Trasporti con l'elenco dei disagi.

Pendolari Vercelli: "Trenitalia sempre peggio"
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Pendolari Vercelli: "Trenitalia sempre peggio". Lettera al nuovo assessore regionale ai Trasporti con l'elenco dei disagi.

Pendolari Vercelli: "Trenitalia sempre peggio"

Nella foto le condizioni di una carrozza in uno dei tanti reportage dei pendolari.

Il coordinamento dei pendolari Vercelli, Novara, Milano prende ufficialmente contatto con il nuovo assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi per ribadire le difficoltà che vivono ogni giorno con Trenitalia e rammentare le promesse solo mezze mantenute o mantenute per nulla.

Le criticità ormai croniche

"I punti più critici sui quali poniamo l’accento da tempo sono i seguenti:

  • Treni in perenne ritardo, una media di 5-7 minuti a viaggio; più volte abbiamo fatto notare che il ritardo dovrebbe essere un’eccezione, non la regola. Viviamo sulle coincidenze dei mezzi pubblici e, per noi pendolari, anche solo 30” fanno la differenza tra il prendere un mezzo o perderlo.
  • Assoluta mancanza di informazioni: in caso di ritardo nella partenza o di fermate non programmate il capotreno non fornisce MAI indicazioni ed informazioni ai viaggiatori a bordo.
  • Nessun controllo da parte del Personale viaggiante: in un mese di viaggi ( Circa una quarantina ) il controllore passa con una media di 5-6 volte con buona pace di coloro i quali salgono sui treni senza avere un titolo di viaggio valido; tutto ciò si traduce anche in una drastica diminuzione della sicurezza a bordo treno.
  • Temperature delle carrozze mai adeguate; vero è che i treni sono obsoleti ma, più di una volta, Trenitalia ha ammesso che le temperature bollenti ( Rilevati oltre 42° termometro alla mano… ) sono dovute al fatto che i convogli in partenza da Milano P.ta Garibaldi stazionano nella zona deposito in pieno sole: basterebbe accendere il sistema di condizionamento con sufficiente anticipo per offrire delle condizioni di viaggio quantomeno decorose.
  • Ultima e non ultima problematica, la conformazione dei convogli dei Regionali Fast che hanno sostituito i Frecciabianca; nati come “alternativa dallo stesso standard qualitativo dei treni soppressi” dopo solo pochi mesi dall’entrata in vigore hanno subito un graduale peggioramento del servizio offerto. I vagoni standard sono stati via via sostituiti con quelli a “Doppio vestibolo centrale” molto più obsoleti e molto più scomodi visto che le sedute poste una di fronte all’altra sono più vicine di 10 Cm; fatto questo rilevato personalmente anche dall’Assessore Balocco. In una nostra nota del 10 Aprile 2018 abbiamo definito i Fast come “un’accozzaglia di vagoni presi qua e là” e Trenitalia si è sentita in dovere di rispondere a mezzo stampa il 14/4 che la differenza di tipologia di carrozze “è motivata dal fatto che stanno entrando in servizio vetture rinnovate con una nuova livrea che presentano un’estetica differente rispetto alle precedenti". Peccato che a tutt’oggi, dopo più di un anno, dei treni rinnovati con la nuova livrea non si sia vista alcuna traccia.

Trenitalia ha insomma una risposta per tutto ma, alle parole non seguono mai i fatti: in questo sono più che puntuali!

Compatibilmente con i Suoi nuovi impegni, sarebbe interessante organizzare un incontro conoscitivo al fine di unire gli sforzi per ricevere un servizio perlomeno decoroso; non chiediamo di viaggiare nel lusso, ma nemmeno sui dei veri e propri carri bestiame".

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Commenti
Johannes

Tra 2016 e 2017 mi recavo frequentemente a Torino con regionali veloci, e la situazione era già da terzo mondo. Soprattutto, l'intralcio e il fastidio creato dai miganti dei consorzi di cooperative di pluriservizi, con tanto di scritta "servizio di pulizia a bordo treno" , il cui su e giu sistematico non corrispondeva a reali necessità di servizio, per tacere delle condizioni delle toilettes le volte in cui ho avuto necessità d servirmene. So.Co.Fat., CNCP, Coopservice, e altre cooperative di pluriservizi: senza togliere i servizi dalle mani dei migranti, non si arriverà mai ad alcuna soluzione. Persino la sicurezza è affidata a loro, salvo poi meravigliarsi di quello che accade. E' il risultato di privatizzazioni, liberalizzazioni, outsourcing dei servizi.

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