Nomine direttori Asl: "Si mantengano in primo piano le politiche sanitarie e non logiche di potere"
La posizione del vicepresidente della Commissione Sanità sul tema.

Continuano a fare discutere le nomine dei direttori generali per le Asl: il vicepresidente della Commissione Sanità interviene sul presunto trasferimento del direttore Asl di Vercelli, Chiara Serpieri, all'Asl di Biella.
"Una logica da fermare"
«Lo spettacolo indecoroso a cui stiamo assistendo per le nomine dei direttori generali o commissari delle Asl, ruoli strategici, tantopiù in questo momento storico di emergenza sanitaria, sono il risultato di una logica che non avremmo più voluto vedere in Piemonte, ma che la Lega, ancora una volta ci ripropone senza alcun imbarazzo - scrive il vicepresidente della Commissione Sanità - Il direttore generale di un’azienda sanitaria, nominato dalla Giunta, è una persona con determinate caratteristiche professionali, che ne attua gli indirizzi relativi alle politiche sanitarie. Se la valutazione del suo operato non viene fatta sul raggiungimento di questi obiettivi, ma viene lasciata in balia dei capibastone di partito locali, allora il tutto si trasforma in un mercato indecoroso, dove al centro ci sono le logiche di potere e non le politiche sanitarie».
Il caso di Vercelli
«La vicenda relativa allo spostamento (per ora!) della direttrice dell’Asl di Vercelli a quella di Biella è, infatti, una partita politica tutta interna al Carroccio… il problema è che mentre i leghisti bisticciano non si pensa al bene dei cittadini - prosegue - E’ una logica che va fermata. Ci aspettiamo maggiore responsabilità da parte del Presidente Alberto Cirio e dell’Assessore Luigi Genesio Icardi: ascoltino i territori, in particolare i sindaci, non solo quelli dei loro partiti, ma poi prendano una decisione. Per i ruoli che ricoprono servono autonomia e autorevolezza».