Cronaca

Mozione di sfiducia per il Presidente del Consiglio Comunale Lavarino

Mozione di sfiducia per il Presidente del Consiglio Comunale Lavarino
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Mozione di sfiducia per Romano Lavarino il neoeletto Presidente del Consiglio Comunale, a firma dei consiglieri comunali Alberto Fragapane, Maura Forte, Michele Cressano, Carlo Nulli Rosso, Manuela Naso (Partito Democratico), Alfonso Giorgio (Vercelli per Maura Forte), Renata Torazzo, Pier Giuseppe Raviglione (SiAmo Vercelli), Michelangelo Catricalà (Gruppo Misto), Paolo Campominosi, Andrea Conte (Voltiamo Pagina): "Non si tratta di un attacco personale o politico, ma della volontà di procedere ad una votazione che rispetti il ruolo e il diritto di voto dei consiglieri comunali, trasmettendo ai cittadini quei segnali di correttezza, trasparenza e rispetto, che le istituzioni hanno il dovere di esprimere. Una votazione che dia legittimità al Presidente che ne risulterà eletto".

"Come rilevato nelle scorse settimane l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale di Vercelli è stata viziata da grossi errori del sistema informatico - come comunicano gli scriventi - che non hanno consentito di tenere conto di voti che sappiamo per certo essere stati espressi.
Per questo motivo i gruppi di minoranza avevano depositato una mozione in cui si chiedeva la ripetizione della votazione in presenza. Questa nostra proposta è stata ritenuta non iscrivibile all’ordine del giorno del consiglio comunale per una questione regolamentare, in quanto ci è stato detto che la ripetizione del voto può essere chiesta solamente in aula prima che lo stesso venga ufficializzato.

L’unica alternativa per poter ripetere il voto è quindi far decadere il Presidente del Consiglio. Per questo motivo gli stessi consiglieri comunali hanno depositato una mozione di sfiducia, con la quale si chiede la revoca del Presidente in carica, per poter procedere ad una nuova votazione che tenga conto del voto di tutti i consiglieri comunali che lo vorranno esprimere. Trattandosi di un’altra votazione a scrutinio segreto, l’auspicio è che questa mozione possa essere votata in presenza, senza l’utilizzo di supporti informatici che hanno ampiamente dimostrato di avere grosse lacune.

Cosa dice il verbale

Dopo molte ore, innumerevoli difficoltà tecniche e due votazioni infruttuose, il Consigliere Lavarino risulterebbe eletto in terza votazione e il verbale dello scrutinio riporta che 29 Consiglieri più il Sindaco hanno risposto “presente” all’appello effettuato dal Segretario Generale e quindi erano in grado di poter esprimere il loro voto; di questi, ben otto Consiglieri più il Sindaco non hanno partecipato alla votazione, inclusi 5 consiglieri di minoranza: Conte, Cressano, Forte, Fragapane, Naso, ma questi ultimi dichiarano di aver preso parte alla suddetta votazione, come provato dalle email di invio di pec al sistema informatico. Qualora il voto dei consiglieri comunali Conte, Cressano, Forte, Fragapane e Naso - di cui abbiamo contezza della volontà di essere espresso - fosse stato correttamente conteggiato, il Consigliere Romano Lavarino, con voti 12, non avrebbe ottenuto la maggioranza assoluta dei votanti, che sarebbero stati in totale n.26, e si sarebbe proceduti alla quarta votazione.

Nella deliberazione del Consiglio comunale n. 100 in data 29.11.2021 esplicita inoltre che: il consigliere comunale Cressano risulta non aver partecipato alla prima votazione. I consiglieri comunali Conte, Cressano, Forte e Fragapane risultano non aver partecipato alla seconda votazione I suddetti consiglieri comunali dichiarano altresì di aver preso parte alle votazioni indicate nel verbale di deliberazione del Consiglio comunale n. 100 in data 29.11.2021, come provato dalle relative email di posta certificata.

Alla luce di quanto sopra descritto, l’esito del voto, in particolare quello della terza votazione che ha portato all’elezione a Presidente del Consigliere Romano Lavarino, è stato viziato da difficoltà e gravi limiti nel sistema di votazione online che non si sarebbero manifestati in caso di voto in presenza;
La votazione online a scrutinio segreto ha rilevato numerose criticità procedurali: sono state necessarie diverse ore per procedere alla votazione, rallentando notevolmente l’attività consiliare; non sono stati accettati, data l’assoluta inflessibilità del sistema, voti che i consiglieri dichiarano di aver effettuato.
La votazione online a scrutinio segreto mina, con tale procedura, due principi cardine che garantiscono del voto libero ed effettivo di ogni competizione democratica ovvero: il principio di salvaguardia della volontà prevalente dell’elettore, per via dell’utilizzo di un sistema di voto inflessibile e incapace di riconoscere la validità di qualsiasi voto viziato da un minimo e insignificante errore di forma, elementi che potrebbero aver reso nulli molti voti che, se effettuati in presenza, sarebbero stati conteggiati;
Il principio della segretezza del voto in quanto rimane traccia di tale voto nella posta elettronica del Consigliere, a prescindere dalla volontà dell’elettore. Fatto questo che andrebbe indirettamente ad intaccare l’assoluta libertà del voto del consigliere votante di fronte alla possibilità, remota ma reale, di poter potenzialmente subire pressioni da parte di terzi nel fornire evidenze del voto con la email della pec inviata, di cui è nota l’esistenza.

La richiesta

Quindi il consiglio comunale di Vercelli richiede la revoca del Presidente del Consiglio Comunale in carica, così da poter procedere ad una nuova votazione che possa tener conto del voto di tutti i consiglieri comunali che lo vorranno esprimere.

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