Morello: "Lavoratori al freddo? La Provincia non c'entra"
La replica a Catricalà in merito ai dipendenti scolastici che hanno lavorato nelle scuole con il riscaldamento al minimo.
La replica a Catricalà in merito ai dipendenti scolastici che hanno lavorato nelle scuole con il riscaldamento al minimo.
L'assessore provinciale agli edifici scolastici e istruzione Gian Mario Morello risponde alla segnalazione pervenuta da Michelangelo Catricalà sui lavoratori delle scuole al freddo.
Egregio Direttore,
con riferimento all'articolo "La Provincia "congela" i lavoratori scolastici" di oggi, 6 gennaio, mi consenta qualche breve precisazione.
La decisione di ridurre la temperatura negli edifici scolastici durante i periodi di assenza degli studenti è frutto di un'intesa avvenuta già alcuni anni fa con i presidi degli Istituti e la Prefettura di Vercelli.
La scelta muoveva dalla convinzione che fosse assurdo buttare via ogni anno decine di migliaia di euro (circa 30mila) per scaldare aule, palestre e corridoi quando la scuola non è frequentata dagli studenti.
In passato questi risparmi venivano utilizzati in interventi sulla sicurezza degli edifici, oggi -purtroppo- siamo obbligati a risparmiare per dare i soldi a Roma. Infatti ogni risparmio che facciamo viene prelevato forzatamente dal Governo che usa questi soldi per finanziare le sue iniziative politiche.
Ciò detto, anche se stupisce dover ribadire una ovvietà, se qualcuno va a lavorare è giusto che operi in un ambiente confortevole.
Ecco perché ai presidi la Provincia, da sempre, quest'anno compreso, ha offerto la disponibilità a sostenere anche economicamente soluzioni alternative (ad es: installazione di climatizzatori a pompa di calore) per scaldare specifici locali.
Nessuna dimenticanza quindi, nessuna azione punitiva verso il personale delle scuole (che in questo periodo di vacanze invernali non hanno inviato alcuna richiesta) nessuna volontà a nuocere o a far vivere situazioni lavorative disumane, come sembra trapelare dall'articolo.
Solo - e spiace ogni volta constatarlo - la solita abitudine di far politica di qualcuno. Qualcuno che dalla posizione privilegiata di consigliere comunale potrebbe incidere sui problemi, dialogando con i giusti interlocutori, anziché guadagnare qualche spazio sui giornali senza neanche avere approfondito la questione. Se poi aggiungiamo che chi ha acceso la polemica è anche dipendente di un istituto scolastico, ci viene il dubbio che lo scopo, oltre che ottenere un briciolo di visibilità, sia utilizzare lo scranno di consigliere per questioni lavorative personali e non per occuparsi dei tanti problemi reali di Vercelli.
NOTA A MARGINE: Bene, non è "colpa" della Provincia... resta il fatto che queste persone hanno lavorato al freddo e qualcuno avrà ben la responsabilità. Invece di rifiutarsi di lavorare perché le condizioni non lo permettevano, come sarebbe loro diritto, questi lavoratori, per senso di responsabilità, hanno tirato dritto e non si sono neppure lamentati, di tutta la vicenda ci piace sottolineare questo aspetto.