Mascherine cinesi importate illegalmente, sequestrati 400.000 pezzi
Figuravano come destinate a donazioni ma venivano vendute in tutta Italia.
Ben 400.000 mascherine importate illecitamente, dichiarate come donazioni ma poi vendute. Come riporta primachivasso.it il traffico è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Torino.
Commercializzate in tutta Italia
I dispositivi di protezione giungevano nel nostro Paese dai varchi doganali di Malpensa e Ciampino e venduti illecitamente in tutto il territorio nazionale. Le operazioni hanno coinvolto Torino, quartieri “Aurora” e “Parella”, Moncalieri, Orbassano, comuni della prima cintura torinese e Maddaloni nel casertano.
Un banda cinese
Quattro imprenditori cinesi sono finiti nei guai. L'accusa è aver approfittato delle facilitazioni normative per l'emergenza dpi tipo FFP2 e/o chirurgici. Dopo il primo quantitativo di 400.000 pezzi erano già pronti a importarne altri 5.000.000, sempre con le stesse modalità truffaldine. L'informazione è giunta da un cinese 26enne laureato al Politecnico di Torino, che ha avuto la sfrontatezza di presentarsi in caserma in limousine, con autista e interprete...
Scatoloni in magazzino e in un ristorante di Sushi
La banda operava con una serie di imprese, di cui due aperte appositamente per questo traffico.
Questo "trust" in breve tempo, dichiarando falsamente in sede di controllo frontaliero che il materiale fosse destinato a “servizi essenziali” ovvero “pubblica utilità” hanno usufruito dello “svincolo diretto”.
Aziende con sedi inesistenti o risibili sono state messe nel mirino del Gruppo Pronto Impiego Torino della Gdf. I finanzieri hanno pedinato i personaggi coinvolti, monitorando costantemente il flusso delle importazioni, grazie al contributo di personale del Nucleo Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Torino, hanno rinvenuto e sequestrato in poche ore l’ingente quantitativo citato.
La merce era disseminata tra Moncalieri (nel magazzino di un market cinese), in un Ristorante Sushi di Orbassano. Un altro carico è stato inviato a Napoli, ma ad aspettarlo a Maddaloni, c’erano i finanzieri campani.
Ma alla fine verranno davvero donate...
Ora tutto il carico finirà alla Protezione Civile grazie ai provvedimenti emessi dai Pubblici Ministeri Vincenzo Pacileo, Marco Gianoglio e Alessandro Aghemo della Procura della Repubblica di Torino, che hanno coordinato le indagini.