ASSURDO

Mangia in un locale e non paga il conto: donna di 55 anni finisce nei guai

Ci aveva già provato diverse altre volte. Per lei il foglio di via del Questore

Mangia in un locale e non paga il conto: donna di 55 anni finisce nei guai
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Sembra incredibile ma è andata davvero così. Nella giornata di lunedì 2 settembre una donna di 55 anni, residente fuori città, ha pranzato in un locale cittadino e quando è arrivato il momento di pagare il conto ha dichiarato di non avere contanti né carte di credito asserendo al contempo che il suo telefono cellulare non funzionava per effettuare il pagamento elettronico.
Il titolare del locale ha chiamato immediatamente il "112" e la Polizia è intervenuta accertando che la stessa donna più volte e in diverse circostanze ha tenuto comportamenti analoghi, rifiutandosi di pagare, dopo aver consumato cibi e bevande, o adducendo scusanti poco credibili alla sua insolvenza, e per tali fatti era stata più volte denunciata. Inoltre a suo carico erano stati emessi diversi fogli di via obbligatori da altri comuni in varie parti d’Italia. In questo caso il gestore del locale non ha voluto sporgere querela, ma le specifiche recidive di cui la donna è gravata sono indice di una pericolosità sociale attuale e concreta, motivo per cui il Questore di Vercelli ne ha disposto l’allontanamento dal comune capoluogo.

Si tratta del cosiddetto "Foglio di via Obbligatorio" la cui eventuale violazione comporta la reclusione da sei a diciotto mesi e una multa fino a 10mila euro.

Inoltre nei giorni scorsi il Questore di Vercelli ha emesso due divieti di accesso per due anni a pubblici esercizi o locali di pubblico trattenimento, uno dei quali nei confronti di un giovane di 32 anni, gravato da precedenti penali e di polizia, denunciato per gravi disordini commessi in più occasioni in un circolo sito a Serravalle Sesia.

Il secondo provvedimento invece trae origine da gravi disordini avvenuti nei pressi di un locale pubblico sito a Varallo Sesia a opera di una donna di 48 anni, già gravata da numerosi precedenti penali e di polizia per delitti contro la persona, contro il patrimonio e inerenti agli stupefacenti.

Questo provvedimento è una Misura di Prevenzione, denominata anche D.AS.P.O. Urbano, o D.A.C.U.R, e mira ad evitare che soggetti socialmente pericolosi e dediti a condotte che provocano turbative negli esercizi pubblici o locali di pubblico intrattenimento possano reiterare questi comportamenti. Violare il divieto del Questore comporta gravi conseguenze, tra cui la reclusione fino a tre anni e la multa da 10mila a 24mila Euro.

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