La Lega Nord lancia l'allarme: consultori chiusi in estate

I consultori ginecologici a corto di personale, si paventa la chiusura estiva

La Lega Nord lancia l'allarme: consultori chiusi in estate
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I consultori ginecologici a corto di personale, si paventa la chiusura estiva

Consultori ginecologici chiusi per l'estate perché non c'è abbastanza personale per garantire il servizio è l'ultima perla che ci dispensa l'Asl di Vercelli, lo sostiene Lega Nord Vercelli in un comunicato appena diramato e che riportiamo integralmente per completezza.

Esattamente come è successo per il CAS dell’Oncologia ci ritroviamo oggi a chiedere pubblicamente cosa stia facendo l’ASL per scongiurare il depotenziamento progressivo, e addirittura la chiusura estiva dei Consultori Ginecologici.
Stiamo parlando di visite specialistiche ambulatoriali non solo legate alle procedure di interruzione di gravidanza ma anche di assistenza alla prosecuzione, come anche delle attività di screening oncologico in tale campo.
Cosa aspetta l’ASL a chiedere e la Regione a sbloccare risorse e posti per sostituire personale che, se assente per lungo tempo per malattia, in certi ruoli chiave dell’ASL determina una paralisi certa di un servizio? Immagino che si sappia come con le recenti normative è quasi impossibile sostituirsi a vicenda con personale interno, dal momento che la rigida applicazione della nuova normativa sui riposi dei lavoratori, non permette di basarsi su “varie ed eventuali” ma necessita un planning professionale e approfondito delle necessità di organico per ogni reparto.
La ciclica paralisi di un servizio alla salute erogato ai pazienti che si avverte in questi ultimi mesi nell’ASL Vercelli, è sintomo di una malattia, la malattia si chiama eccesso di tecnocrazia e poca attenzione ai malati da parte dell’Assessorato, fin da quando ha diramato le famigerate e funeste delibere “sfascia-ospedali”.
E l’ASL nelle figure dei suoi direttori, dovrebbe predisporre dei piani su “cosa succede se …..” per ogni servizio, non si puo’ avere un sistema basato solo sulla presunzione di buona salute (come nel caso dei Consultori) o mancato pensionamento dei suoi dipendenti (come per il CAS).
Come era ovvio aspettarsi, in una gestione della Sanità Piemontese totalmente in mano a Burocrati e basata quasi solo su calcoli matematici e obbiettivi aziendali in stile “tessera a punti”, la Sanità vera non c’entra nulla, e l’unico che ne paga le conseguenze è il solito cittadino, il paziente.
L’insieme di normative nazionali e regionali della Sinistra di Governo, nei fatti, come dimostrato da recenti studi, sta spingendo la gente a non curarsi o pagarsi le cure privatamente; noi non ci stiamo, e auspichiamo il ritorno a una governance clinica, basata sulle necessità del paziente, e sul permettere ai lavoratori della Sanità di lavorare nelle migliori condizioni possibili. Se proprio fossero a corto di idee, si guardi al Veneto e alla Lombardia come modelli sanitari, ad esempio.

Lega Nord Vercelli

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