La Finanza sequestra 4.500 articoli non conformi
Uno dei titolari rischia fino a 25.823 euro di sanzione da parte della Camera di Commercio.
La Guardia di Finanza di Vercelli ha aperto l'anno con una serie di controlli negli esercizi commerciali per verificare il rispetto della normativa sui Saldi, le sette attività controllate erano tutte in regola. Tuttavia nell'operazione della scorsa settimana sono stati sequestrati amministrativamente, in due negozi ubicati a Vercelli e Crescentino, oltre 4.500 articoli, prevalentemente bigiotteria e oggettistica, privi di etichette e di indicazioni conformi alla normativa posta a tutela degli acquirenti.
La perlustrazione delle vie dello shopping
I militari del Gruppo Vercelli, affiancati da personale del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e della Tenenza di Borgosesia, hanno attuato “sul campo” il dispositivo di vigilanza attraverso la perlustrazione delle “vie dello shopping” del capoluogo e della Provincia, individuando gli esercizi commerciali che avevano posto in vendita oltre 4.500 non conformi alla corretta etichettatura e che, al termine del controllo, sono stati sequestrati per impedirne la commercializzazione a dettaglio.
Uno dei titolari rischia fino a 25.823 euro di sanzione
Uno dei titolari degli esercizi commerciali ispezionati è stato segnalato alla Camera di Commercio “Monte Rosa, Laghi, Alto Piemonte” mentre l’altro negoziante alla Camera di Commercio di Torino, per l’eventuale accertamento delle violazioni e l’irrogazione delle sanzioni amministrative che possono oscillare da un minimo di 516 euro ad un massimo di 25.823 euro.
Impegno costante della Guardia di Finanza
I primi giorni del nuovo anno si aprono - dunque - per la Guardia di Finanza di Vercelli nel segno dell’impegno volto a garantire sul territorio della Provincia una specifica azione di vigilanza per contrastare la commercializzazione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza, contribuendo, in tal modo, alla protezione dei consumatori e di un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza tra le imprese.