Insetti alieni: Coldiretti rilancia l'allarme

Dalla cimice asiatica alla Popillia il territorio vercellese è circondato da specie importate.

Insetti alieni: Coldiretti rilancia l'allarme
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Insetti alieni: Coldiretti rilancia l'allarme. Dalla cimice asiatica alla Popillia il territorio vercellese è circondato da specie importate, il rischio del contagio esiste.

Insetti alieni: Coldiretti rilancia l'allarme

Gli alieni sono fra noi da tempo e ci stanno attaccando. Non è l'ennesima tesi complottista... si parla infatti di insetti che sono "alieni" perché non originari del nostro continente. A rilanciare con forza l'allarme è ora anche Coldiretti Vercelli-Biella.

Gli alieni di cui si parla sono la cimice marmorata asiatica (Halyomorpha halys), che sta distruggendo i raccolti nei frutteti e negli orti, la Drosophila suzukii, la Popillia, che nel vicino Novarese ha provocato danni ingentissimi e che affligge mele, pere, kiwi e nocciole oltre a quelle orticole, cerealicole ed anche ornamentali.

Due su tre arrivano dalle importazioni

Sono vari gli insetti che, a causa dei cambiamenti climatici, hanno invaso l’Italia, provocando all’agricoltura e alle grandi coltivazioni di soia e di mais nel nord danni stimabili in oltre un miliardo. E’ quanto afferma la Coldiretti interprovinciale nel sottolineare che due specie di insetti alieni su tre sono arrivate con le importazioni di prodotti alimentari in Italia dove si sono moltiplicate grazie alle condizioni climatiche favorevoli e all’assenza di nemici naturali.

“Fondamentale - spiega Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli Biella - è aumentare i controlli negli scambi commerciali per fermare un fenomeno che mette a rischio l’economia delle imprese, oltre che la biodiversità dei nostri territori. In Piemonte con i nostri tecnici sono già attivi gruppi di lavoro, in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino ed il settore fitosanitario della Regione per debellare il fenomeno.

Presso l’Unione europea è in discussione la normativa sulla salute delle piante ed è strategico che vengano adottate misure più rigorose nella tutela delle coltivazioni, soprattutto nei confronti dell’importazione dall’estero di piante ed essenze vegetali che possono diventare il veicolo per la diffusione di insetti alieni e malattie. Per difendere il nostro patrimonio agroalimentare è necessario rafforzare gli strumenti di intervento per sostenere le imprese danneggiate, ma è anche fondamentale – conclude il presidente Dellarole - potenziare la ricerca per la prevenzione”.

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