Incendio di Santhià, la testimonianza: "Gridava Allah Akbar mentre la sua casa bruciava, ci siamo spaventati"
Allo stesso tempo, però: "Il soggetto era già noto. Solo pochi giorni fa aveva distrutto tutto in casa. E' stata una mattinata piuttosto movimentata"

Attimi di terrore, misto a panico a Santhià, in cui intorno alle 8 della mattinata di venerdì 20 giugno, un uomo ha appiccato il fuoco alla propria abitazione, sita al civico 43 di via Tricerri. L'uomo sarebbe poi uscito in strada urlando frasi sconnesse in arabo e successivamente portato via dai carabinieri (che hanno successivamente messo i sigilli all'abitazione stessa), intervenuti insieme all'autopompa dei vigili del fuoco del distaccamento di Livorno Ferraris, agli agenti della Polizia Locale e ai sanitari del 118.
Incendio di Santhià, la testimonianza: "Gridava Allah Akbar mentre la sua casa bruciava: ci siamo spaventati"
La testimonianza di un anziano residente è eloquente: "E' già il secondo episodio in pochi giorni. Si tratta di un uomo tra i 40 e i 50 anni: poco tempo fa si è limitato a spaccare tutto in casa, che è quella in cui abita. Ora ha dato fuoco. Le fiamme si sono propagate e, con ogni probabilità. sono state le due famiglie residenti al piano superiore dello stabile (di colore giallo acceso, ndr) a dare l'allarme. Se ha urlato frasi in arabo? Sì ed è stata quella purtroppo più conosciuta, ovvero 'Allah Akbar' (ovvero Allah è il più Grande, ndr). E' successo tutto poco dopo le 8, ci siamo spaventati parecchio, è stata una mattinata piuttosto movimentata".