Il giovane che ha accoltellato il padre aggredisce gli agenti penitenziari
Lo denuncia il sindacato Osapp, il detenuto soffre di gravi problemi psichiatrici.
Aggressione agli agenti di polizia penitenziaria al Carcere di Billiemme, lo ha denunciato Leo Beneduci, Segretario Generale O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria). Il detenuto in questione è il santhiatese di 27 anni che ha cercato di uccidere il padre colpendolo con coltellate alla gola negli scorsi giorni, un giovane con turbe psichiche.
"Un detenuto Italiano con problemi psichiatrici ristretto nel carcere di Vercelli - si legge nel comunicato del sindacato - ha aggredito due Agenti di polizia penitenziaria colpendoli con del pexiglass e procurando loro dei tagli al collo e graffi sulle braccia. Successivamente ha sputato più volte nei loro confronti. Gli Agenti sono stati accompagnati al Pronto Soccorso cittadino per le cure necessarie".
"Siamo stanchi di subire"
E' questo un ennesimo atto di violenza che segnala una situazione nelle carceri critica, nel comunicato il sindacato sottolinea: "Il personale è stanco di subire invettive e aggressioni gratuite da parte dei detenuti, che sembrerebbero agire in tale modo perché graziati da eccessivo buonismo. Chiediamo a gran voce che l’azione disciplinare abbia il suo corso affinché i detenuti rispettino le regole interne e questo a garanzia dell’ordine e della sicurezza.
Rispetto a tale intollerabile situazione non può più tardare una adeguata azione da parte delle autorità politiche e
amministrative a ciò preposte in ambito nazionale soprattutto in ragione della permanenza in carcere di detenuti con gravi problemi psichiatrici e che nelle carceri a contatto con i detenuti ordinari non dovrebbero assolutamente stare".