Il Comune di Borgosesia ringrazia i presenti al funerale di Buonanno
L'amministrazione ha ringraziato le autorità e i cittadini che hanno preso parte all'ultimo saluto per il sindaco.
L'amministrazione ha ringraziato le autorità e i cittadini che hanno preso parte all'ultimo saluto per il sindaco.
L’amministrazione comunale di Borgosesia ringrazia le autorità e i cittadini che sono stati presenti per l’ultimo saluto al sindaco Gianluca Buonanno, scomparso all’inizio di giugno in un incidente stradale. «Questo ringraziamento viene rivolto alle massime autorità politiche e civili che sono state presenti al funerale, agli esponenti nazionali della Lega nord, ai prefetti Trio e Malfi, al questore Lavezzaro, alle amministrazioni di Varallo e Serravalle Sesia e alla delegazione del Comune gemellato di Roccaraso, all’Unione montana Valsesia e a tutti i sindaci valsesiani e piemontesi presenti, agli agenti della polizia municipale della città e dei centri vicini cui si deve il picchetto d'onore e il controllo della sicurezza, ai carabinieri della stazione di Borgosesia, alla Guardia di finanza, ai volontari dell’Aib, alla protezione civile e agli alpini, al Corpo nazionale di Soccorso alpino, al comitato Tricolore della città, agli ufficiali in congedo, alla Croce rossa, ai marinai d'Italia e a tutte le altre associazioni d’Arma, all’Orchestra di fiati Città di Borgosesia e al Gruppo folkloristico Città di Borgosesia, alla direzione della Zegna Baruffa lane Borgosesia, ai negozianti e ai gestori del luna park che con rispetto hanno condiviso il lutto cittadino. Un grazie a don Giovanni Bossi e alla comunità di Isolella, a tutti i parroci e viceparroci che hanno concelebrato nella chiesa di Bornate con il vicario generale della Curia di Vercelli, ai bambini delle scuole elementari che hanno accolto il sindaco lanciando palloncini bianchi, al sassofonista Luigi Dimino che ha suonato per Gianluca. Un ultimo vivo grazie ai dipendenti comunali e a tutti i numerosissimi cittadini che con gesti, parole, presenza hanno condiviso il dolore della famiglia e nostro».