I sindacati bacchettano Pozzolo per il post inopportuno sulle donne
L'assessore di Vercelli ha pubblicato un meme ironico sulle capacità di guida femminili.
Nella foto il "meme" ripreso da Pozzolo che ha fatto discutere.
L'assessore comunale Emanuele Pozzolo non è nuovo a uscite social che destano polemica.
Questa volta ha postato, nella giornata dell'8 marzo, sul proprio profilo un meme non suo, ma ripreso da altri, che recita: "8 marzo: Fiesta delle donne" e raffigura, con contorno di mimose, una Ford "Fiesta" incidentata con vicino una donna... Forse l'intento era quello di fare dell'ironia. La cosa non è però piaciuta per niente non solo ad alcuni utenti, nei commenti al post, ma soprattutto ai sindacati unitari. I segretari vercellesi Valter Bossoni (Segretario generale CGIL Vc-Val), Roberto Bompan (Segreteria CISL Piemonte Orientale) e Maria Cristina Mosca (Segretaria generale UIL Biella Vercelli).
Il commento dei sindacalisti
"Non ha fatto sorridere il post di Emanuele Pozzolo, Fratelli d’Italia, assessore alle Politiche Giovanili – Decoro Urbano – Cimiteri – Parchi e Giardini del Comune di Vercelli, pubblicato su Facebook ieri, 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
"Ironia di basso profilo"
Un’ironia di basso profilo, quella di accostare la donna a un oggetto, nella fattispecie a un’automobile evidentemente sinistrata, alludendo all’incapacità delle ‘femmine’ - così le definisce l’assessore nel suo post - di condurre un automezzo. Peraltro l’assessore Pozzolo allude a una discriminazione sessista che non risponde a verità: lo sanno bene le compagnie di assicurazione che le donne sono percentualmente meno coinvolte in incidenti e con meno torto.
"Offensivo, proprio nel giorno della Festa"
È dunque offensiva l’allusione in genere, ma soprattutto accostarla a una Giornata che, invece, viene celebrata ogni anno per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, ma anche le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono ancora vittime.
Oggi, al tempo del Covid, le donne stanno pagando il prezzo più alto della crisi, nel mondo lavorativo e familiare, quindi devono meritare considerazione e rispetto, non solo l’8marzo.
Dunque, caro Assessore, giusto per capirci e rispondere al post: #NothingToLaugh anziché #SmileToSurvive".