I militari vercellesi in prima linea contro il neuroblastoma infantile

Il Reggimento Artiglieria Terrestre a cavallo ha supportato la ricerca mediante l’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma.

I militari vercellesi in prima linea contro il neuroblastoma infantile
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Il Reggimento Artiglieria Terrestre a cavallo ha supportato la ricerca mediante l’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma.

Le Forze Armate danno battaglia contro i tumori infantili. Sabato 8, alla caserma Scalise, il Reggimento Artiglieria Terrestre a cavallo dell’Esercito Italiano ha organizzato una raccolta fondi a favore della ricerca scientifica, in collaborazione con l’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma. Presenti la dottoressa Sara Costa, presidente dell’associazione, e il professore Alessandro Quattrone, direttore del Centro di Biologia Integrata dell’Università di Trento. Il comandante di reggimento, il colonnello Michele Amendolagine, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dall’associazione e dai professionisti della ricerca e il sostegno concreto della Forza Armata.

La dottoressa Costa ha illustrato la natura del neuroblastoma, che ogni anno, in Italia, colpisce 150 bambini in età prescolare. I progressi della ricerca scientifica permettono oggi la guarigione nel 65% dei casi negli stadi meno avanzati.

Il professor Quattrone ha invece mostrato la gravità della patologie che possono colpire i bambini e l’importanza della ricerca per combatterle.

L’evento si è concluso con un momento conviviale nelle sale del Circolo Ufficiali: qui è stato possibile acquistare le uova pasquali benefiche nell’ambito della campagna “Cerco un uovo amico”. La campagna finanzierà un importante progetto di immunoterapia genetica.

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