I Carabinieri del Vercellese pizzicano due truffatori e tre ladri

E nei giorni scorsi hanno controllato 320 persone e 220 auto.

I Carabinieri del Vercellese pizzicano due truffatori e tre ladri

I Carabinieri del Comando Provinciale nei giorni scorsi hanno messo in atto servizi di controllo del territorio (con ben 320 persone identificate e 212 veicoli controllati) con particolare attenzione preventiva e investigativa sui reati contro il patrimonio e contro la persona.

Truffatori identificati a Trino

I militari della Stazione di Trino, in seguito ad apposite indagini, sono riusciti a individuare i due presunti responsabili di una truffa entrambi residenti nel torinese e con precedenti di polizia specifici, con artifizi e raggiri hanno indotto la parte offesa ad effettuare un bonifico di qualche migliaio di Euro su un conto corrente nella loro disponibilità. In questo caso la vittima è stata raggiunta da una telefonata con cui uno sconosciuto, un sedicente operatore di un istituto bancario, dopo aver allarmato il proprio interlocutore fingendo l’avvenuta clonazione della sua carta di credito da parte di malfattori, lo induceva ad effettuare un bonifico per verificare lo stato di funzionalità della carta. Il raggiro è cioè consistito nel proporre una sorta di bonifico “prova”, una procedura del tutto artefatta ed estranea a qualsiasi istituto bancario.

Tre ladri individuati a Crescentino

I militari della Stazione Carabinieri di Crescentino, a conclusione degli accertamenti e delle attività svolte, hanno deferito in stato di libertà tre soggetti sudamericani responsabili di furto aggravato in concorso e indebito utilizzo di carta di credito. E’avvenuto nel parcheggio di un supermercato di Crescentino dove la vittima ha subito il furto della propria borsa con all’interno bancomat, documenti e la somma di euro 100.
La modalità utilizzata dai presunti responsabili è stata la cosiddetta “tecnica della monetina”.
La parte offesa, una donna alla guida della propria auto intenta a fare manovra per lasciare il parcheggio dell’esercizio commerciale, è stata indotta con l’inganno da uno degli indagati a fermarsi per raccogliere delle monetine cadute a terra in corrispondenza dello pneumatico posteriore del veicolo. Monete che, erroneamente, la donna ha ritenuto di aver smarrito durante la fase di caricamento della merce acquistata.
In quel frangente, quando la signora è scesa dall’auto per recuperare quello che riteneva poter essere il proprio denaro smarrito, un complice, in modo fulmineo ha aperto lo sportello anteriore e ha sottratto la borsa appoggiata sul sedile, per poi scappare.

Partite le denunce

In entrambi i casi le risultanze investigative, ora al vaglio della Procura, hanno avuto origine nelle denunce formalizzate dalle vittime che si sono recate presso i comandi dell’Arma per raccontare quanto accaduto.