Grandine sui vigneti e qualche danno nel Vercellese
Anticipata la vendemmia per salvare il salvabile.

Nelle foto i danni della grandine ai vigneti di Gattinara e Brusnengo e un'immagine del sottopasso dell'Isola allagato nella serata di giovedì 24 settembre.
Il maltempo di queste ore ha fatto segnalare diversi interventi dei Vigili del Fuoco in città e nel territorio circostante. In particolare nella serata di ieri, sia per l'albero caduto (Leggi anche: Albero caduto chiusa via Tribunale - video) che per allagamenti vari, il più grave nel sottopasso dell'Isola e altri episodi minori. Qualche chicco di grandine anche in città nella mattinata durante l'acquazzone.
Ma i veri danni sono stati a cavallo tra Vercellese e Biellese con danni in particolare alle viti della zona di Brusnengo.
Vendemmia anticipata per salvare il salvabile
Coldiretti Vercelli-Biella ha reso noti i gravi danni patiti in queste ore nel territorio a cavallo delle due province.
“I viticoltori - si legge in una nota - ci hanno comunicato che hanno deciso di anticipare a domani l’inizio della vendemmia dei nebbioli, che nelle nostre zone si sarebbe dovuta iniziare tra una settimana, per salvare il salvabile dopo la grandine che in queste ore ha colpito a macchia di leopardo i comuni e le campagne di Gattinara, Brusnengo, Lessona e Masserano. È presto per definire i danni, sappiamo che in alcune zone, come quella di Brusnengo, potrebbero sfiorare il 100%, in altre potrebbe essere decisamente meno, ma solo nei prossimi giorni potremo capire meglio la vera entità. Le viti erano già state colpite dal maltempo anche questa estate, ma erano riuscite a riprendersi per tempo e la vendemmia prometteva bene. Sarebbe bastato ancora qualche giorno, invece il clima impazzito non ha risparmiato nemmeno i pregiati vini delle nostre province - spiega Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli Biella - Stiamo monitorando la situazione perché in queste ore sta grandinando ancora nel biellese e nel vercellese, e non si escludono anche danni sulle coltivazioni risicole.
"Il clima si sta tropicalizzando"
Ormai in questi anni sono sempre più frequenti grandinate e bombe d’acqua che in pochi minuti distruggono il lavoro di una intera stagione, danneggiando fabbricati e allagando magazzini. Purtroppo gli agricoltori sono i primi a pagare lo scotto di un clima che sta cambiando, con fenomeni sempre più violenti, di cui ormai ci stiamo accorgendo tutti”.
Troppa energia termica nell'atmosfera
La violenza di queste manifestazioni - evidenzia la Coldiretti – è il risultato dell’enorme energia termica accumulata nell’atmosfera in un anno che è stato fino adesso di oltre un grado superiore alla media storica, classificando il 2020 in Italia come il secondo anno “più bollente” dal 1800, sulla base dell’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr relativi ai primi otto mesi dai quali si evidenzia anche la caduta di circa il 25% di pioggia in meno nonostante il moltiplicarsi di nubifragi e grandinate. La tendenza alla tropicalizzazione del nostro clima si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.