L'appello

Ggil Vercelli-Valsesia: "La nebbia della pandemia sugli ospedali"

Il sindacato incalza l'Asl su quattro capitoli tra emergenza e annose carenze.

Ggil Vercelli-Valsesia: "La nebbia della pandemia sugli ospedali"
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Quattro "scelte senza senso" dell'Asl Vercellese evidenziate in un "appello" della Cgil "Funzione Pubblica" provinciale per cercare di fugare la "nebbia della pandemia", che impedisce una chiara visione dello stato della sanità nel suo insieme. Il sindacato chiede in sintesi all'azienda di dare risposte su quattro grossi nodi che, sempre secondo il sindacato, evidenziano confusione ed approssimazione nella risposta all'emergenza.

Il fu Pronto Soccorso di Borgosesia

1. Che senso hanno i letti di terapia intensiva a Borgosesia se l’Ospedale non ha più un Pronto Soccorso che è stato trasformato in Punto di primo intervento 'per liberare risorse per i reparti COVID’ e quindi non ha più la dotazione organica prevista per il Pronto Soccorso? Sono ormai settimane che presso il nosocomio valsesiano dopo le ore 17 rimane 1 solo medico (cosi’ come sabato e domenica). Gli infermieri sono in numero insufficiente e sono a scavalco tra l’attività di Triage (porta di accesso) e le sale di medicazione. Per non parlare poi della maggior parte dei medici presenti che non sono dipendenti ma personale esterno pagato a ‘gettone’ con un evidente problema di continuità assistenziale oltre che economico. Nello specifico poi dei famosi letti di terapia intensiva non si può che registrare anche qui una nebbia impenetrabile, ovvero sistemare letti, ventilatori e monitor non ha alcun senso se poi mancano i medici rianimatori e gli infermieri che possano garantire l’assistenza.

La ristrutturazione del Sant'Andrea

2. Che senso ha parlare di ristrutturazione di solo una ventina circa di posti letto al nosocomio S. ANDREA quando praticamente l’intero ospedale ha stanze senza bagno? Che dire delle camere al 6’ piano della struttura di Medicina dove tra un letto e l’altro c’è una distanza inferiore a 1 m. con tutte le ovvie conseguenze emerse per l’Emergenza COVID e le varie infezioni correlate all’assistenza (peraltro il reparto della Medicina era stato già attenzionato dallo Spresal nel 2016). Ci si augura che i neo posti letto saranno dedicati finalmente ad Area Medica, visto che ogni anno se ne registra la carenza per l’invecchiamento della popolazione e si possa così anche ridurre l’affollamento al Pronto Soccorso, dovuto non all’accesso dei codici bianchi ma alla riduzione di posti letto in ospedale. E poi tra le ristrutturazioni si prosegua con l’intenzione di restaurare finalmente anche il vetusto reparto di Psichiatria.

L'ex ospedale di Gattinara

3. Che senso ha aver dedicato posti letto per pazienti a bassa intensità assistenziale (cosi’ era stato annunciato poi si è verificato altro) nell’ormai dismesso nosocomio di Gattinara oggi Casa della Salute? La Struttura non e’ assolutamente adeguata? I recenti accadimenti lo dimostrano e non è nostra intenzione con questo appello entrare nei singoli episodi. Del resto anche i nosocomi di Vercelli in particolare e anche di Borgosesia non hanno a oggi percorsi dedicati “degni di questo nome” per la gestione emergenziale .

Gestione delle analisi

4. Che senso ha aver acquistato macchinari per i test, dai tamponi ai sierologici, per poi procedere a singhiozzo, con risposte parziali, insufficienti e addirittura localistiche quando si è di fronte a una pandemia?
Si e’ donato dal cioccolato al caffè, apprezzabili segni di solidarietà. Però che senso hanno quando non si lavora in sicurezza? La sicurezza in sanità ha ricadute su tutti i cittadini. Il Covid 19 non ha annullato le altre patologie e quindi indispensabile non fare altri errori per poter tutelare la salute e garantire l’assistenza.

Vorremmo trovare un senso a tutto questo e… forse speriamo Domani arriverà.

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