Regionale

Gabusi: "Sì alle mascherine, ma abolire distanziamento fisico sui treni"

In attesa del parere del Comitato tecnico scientifico piemontese e della task force guidata dal professor Fazio per procedere con l’ordinanza che il Presidente Cirio vuole firmare al più presto.

Gabusi: "Sì alle mascherine, ma abolire distanziamento fisico sui treni"
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In riferimento agli episodi di sovraffollamento dei treni tra Piemonte e Liguria che si sono verificati in questi giorni l'Assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi dichiara quanto segue:

«Abbiamo chiesto da settimane al governo di intervenire sull’eliminazione del distanziamento fisico a bordo dei treni in modo da tornare ad un’offerta di posti completa ed evitare così i sovraffollamenti che si stanno verificando da quando sono stati aperti i confini regionali. Da Roma non abbiamo ricevuto risposta. Perciò abbiamo deciso di procedere in autonomia.
Siamo infatti in attesa del parere del Comitato tecnico scientifico piemontese e della task force guidata dal professor Fazio per procedere con l’ordinanza che il Presidente Cirio vuole firmare al più presto. Questo ci consentirebbe di poter utilizzare tutti i posti a disposizione sui mezzi abolendo il distanziamento fisico e mantenendo il solo obbligo della mascherina. I dati sanitari del Piemonte sono buoni, per cui ci auguriamo di ricevere a breve il parere positivo e di ripristinare in pochi giorni tutti i posti disponibili sui mezzi.
Il ricorso a misure regionali senza coordinamento nazionale è la prova concreta di come certe norme debbano avere una loro omogeneità che vada al di sopra delle differenze tra regioni e tra province. È anche dimostrazione dell’assenza del governo su temi che sollecitiamo ormai da troppo tempo: le Regioni sono state lasciate sole e si sono dovute arrangiare creando, loro malgrado, situazioni di disparità come quella dei treni che possono partire pieni dalla Liguria, ma non dal Piemonte o dalla Lombardia. Sulla questione i Presidenti del Piemonte e della Liguria si sono confrontati in queste ore per superare l’impasse che crea differenziazioni che non dovrebbero esserci tra regioni confinanti».

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