Follia al Concordia: grigliata postata su Facebook... dieci nei guai
Uno dei dieci, tutti già noti alle forze dell'ordine, ha pure insultato la Polizia in un post.
C'erano già stati i "furbetti di Pasquetta", ma questa vicenda le batte tutte. Nella giornata dello scorso 25 aprile al Rione Concordia un gruppo di persone, incuranti delle disposizioni in atto per il contenimento dell'epidemia si sono trovate per una bella grigliata all'aperto. Vantandosene persino in un filmato postato su Facebook. Una genialata che ha permesso alla Polizia di identificare e sanzionare, nella giornata di ieri mercoledì 29 aprile, dieci persone. Ma non basta, uno di questi ha persino commentato iol post con la frase “ALLA FACCIA DEGLI SBIRRI E DEL COVID - 19”. Beccandosi oltre alla multa anche una denuncia per il reato di offesa alle forze di polizia.
La polizia è stata ovviamente allertata quando su alcuni profili facebook sono usciti una serie di video e di fotografie che mostravano alcune persone assembrate in no spazio all'aperto fra alcuni palazzi del Rione Concordia.
Il tutto ha ampiamente documentato la grigliata ed il successivo pranzo in un prato sul quale era stata imbandita una tavolata, tra canti e balli.
L'offesa alla Polizia
Uno di loro sul proprio profilo facebook condivideva, sopra la foto della festa, la frase offensiva rivolta alla Polizia di Stato “ALLA FACCIA DEGLI SBIRRI E DEL COVID - 19”, sottolinenando che le forze dell'ordine non erano riuscite ad impedire il “banchetto”.
L'identificazione
I furbetti della grigliata, del resto, hanno certo facilitato l'opera dei poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Vercelli che hanno iniziato una serrata attività di indagine. Finalizzata all'identificazione dei partecipanti alla bravata. Peraltro i dieci, tutti italiani residenti nel rione Concordia, erano pure già noti alle Forze dell’Ordine per numerosi precedenti penali a loro carico.
Nel pomeriggio di mercoledì 29 aprile sono state quindi erogate le sanzioni amministrative, mentre chi aveva offeso la Polizia è stato pure deferito per il reato di cui all’art. 342 c.p. per aver offeso l’onore e il prestigio della Polizia di Stato.