CRONACA: vercellese fermato con 250 Kg di cibi mal conservati
E' successo nell'isola di Vulcano, fermato dai carabinieri e denunciato.
E' successo nell'isola di Vulcano, fermato dai carabinieri e denunciato.
Alimenti destinati a bar, ristoranti ed esercizi commerciali dell’isola di Vulcano, nelle Eolie, mal conservati e non idonei alla vendita.
Per questo motivo un 38enne di Vercelli è finito nei guai, denunciato dai carabinieri di Milazzo, per aver disatteso le leggi sulla conservazione di generi alimentari, trovai nel suo camion frigo in pessime condizioni igieniche prima di essere cedute ai clienti.
L’episodio si è verificato martedì 18 aprile, quando i militari dell’arma della stazione di Vulcano, nel controllare un autocarro di una società di distribuzione all’ingrosso di alimentari, appuravano che la merce, trasportata con sistema di temperatura controllata, non veniva conservata come prevedeva la normativa di settore al punto di averne alterato le caratteristiche e per tale motivo, se messa in commercio, avrebbe potuto nuocere alla salute dei consumatori.
Da un approfondito controllo operato al momento del fermo del mezzo, veniva accertato che gli alimenti trasportati (prosciutti, mozzarelle, yogurt, wurstel, salumi vari, formaggi, ricotta, surgelati), che dovevano essere consegnati a delle attività commerciali dell’hinterland isolano, erano conservati ad una temperatura superiore a quella prevista con una piena commistione tra prodotti freschi e surgelati. Infatti le temperature di conservazione non venivano affatto rispettate, così come accertato anche da personale dell’Azienda sanitaria Provinciale del servizio veterinario di Lipari, fatto successivamente intervenire sul posto
Dopo averne accertato lo stato di conservazione gli alimenti sono stati sequestrati e il vercellese, di cui sono state rese note solamente le iniziali, M.A., è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.
La merce sequestrata, come scritto in precedenza, era destinata soprattutto a bar e ristoranti e avrebbe potuto nuocere gravemente, alla luce dello stato di conservazione, alla salute dei consumatori.
Anche la quantità di prodotti è certamente degna di nota, visto che si è trattato di un rinvenimento di circa 250 chilogrammi di alimenti.