CRONACA: presi i truffatori del negozio Swarovski

Brillanti indagini della Polizia di Stato di Vercelli

CRONACA: presi i truffatori del negozio Swarovski
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Brillanti indagini della Polizia di Stato di Vercelli

Lo scorso 28 ottobre, la Polizia di Stato, a seguito di un’articolata attività d’indagine, ha segnalato all’autorità giudiziaria due soggetti presunti responsabili della truffa perpetrata in danno dell’esercizio commerciale “Swarovski” di Corso Libertà.
Il fatto risale alla mattinata del 19 ottobre scorso, la titolare del negozio aveva ricevuto, attraverso un corriere, accompagnato da un altro soggetto, la merce da destinare alla vendita. Alcuni minuti dopo, un secondo corriere, finto, si presentò in negozio, chiedendo alla commerciante di restituire la merce appena ricevuta, per un errore nella consegna. A quel punto la donna consegnava gli scatoloni al soggetto presentatosi che, subito dopo, si allontanava a piedi.
Successivamente la titolare del negozio, dopo aver contattato gli uffici della ditta di spedizione, realizzava di essere stata truffata e da lì la denuncia alla Questura.
Gli investigatori della Terza Sezione della Squadra Mobile, si mettevano subito a lavoro, analizzando le immagini dei sistemi di videosorveglianza del Comune e di alcuni esercizi commerciali della zona interessata. Attraverso una minuziosa analisi si individuava il finto corriere, poco dopo essere uscito dal negozio, poi raggiunto da un secondo soggetto. Da qui si ripercorreva il loro percorso, fino ai due veicoli, lasciati in sosta in piazza Zumaglini, utilizzati dai malfattori per caricare la merce sottratta.
Proprio grazie a questi due mezzi, un furgone bianco ed un’utilitaria scura, e ad una serie di controlli incrociati nelle banche dati in uso alle forze dell’ordine, è stato possibile risalire a dei pregiudicati partenopei che agiscono con il metodo del “finto corriere” in tutto il Nord Italia.
In particolare, il modus operandi è sempre stato il seguente: uno dei malfattori aiuta un corriere nella consegna di colli presso un negozio; il corriere ritiene si tratti di un collaboratore del negoziante, il negoziante invece ritiene che si tratti di un aiutante del corriere. Alcuni minuti dopo arriva in negozio un secondo soggetto, presentandosi come un collega di quello precedente: in quell’occasione si fa consegnare i colli, sostenendo vi sia stato un errore di consegna. Nel caso in esame la visita del secondo corriere è stata anche preceduta da una telefonata. Subito dopo, acquisita la merce i soggetti si dileguano.
I due autori, R.C. classe 1953 e M. E. classe 1974, che nel frattempo, colti in flagranza di reato per un successivo caso analogo, sono finiti nel carcere di San Vittore a Milano, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Vercelli per il reato di truffa.
Si riportano alcuni fotogrammi che riprendono i malviventi nell’atto di allontanarsi, dopo essersi impossessati della merce, per poi giungere al furgone dove caricarla.

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