Regionale

Coronavirus: 58 casi e tre morti in 24 ore, in rete dati discordanti

Nel report delle ore 18,30 di venerdì 6 marzo 2020, manca il dettaglio territoriale dei contagi. Una dimenticanza che si spera solo temporanea.

Coronavirus: 58 casi e tre morti in 24 ore, in rete dati discordanti
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Nel report delle ore 18,30 di venerdì 6 marzo 2020, manca il dettaglio territoriale dei contagi.

Senza informazione trasparente e dettagliata il panico sale

C'è da augurarsi che si tratti di un inceppamento della macchina informativa regionale, messa a dura prova come la sanità, da questa eccezionale emergenza.

Se invece il non dare più i numeri provinciali dei contagi è una strategia anti-panico non ci siamo proprio,

Infatti una mezza informazione ingenera automaticamente le congetture. In questa maniera si dà spazio a quanto sta transitando sui social, informazioni non verificate che, quelle sì, diffondono paure.

Prima di stracciarci le vesti aspettiamo i report di domani. Tra l'altro la gente chiede che non siano indicati casi genericamente "Vercellesi" ma vengano indicate le località specifiche, giusto perché se una persona ha in programma una cena in un paese con casi, sarebbe meglio saperlo prima e con certezza.

Certo che oggi la sala stampa della Regione ha operato in modo difforme dai giorni precedenti. Un primo report alle 9 di mattina, niente alle 12. Il report delle 18,30 arrivato nelle mail delle redazioni solo intorno alle ore 20 di venerdì 6 marzo.

Si apprende da fonti di stampa che i casi del Vercellese all'ospedale S. Andrea sarebbero 8 (ma è lo stesso dato di ieri, che era inspiegabilmente sceso a 7 stamattina), di cui 2 in malattie infettive e 6 in rianimazione. Numeri che sembrano non in linea con il trend di aumento dei casi. Ma ci piacerebbe saperlo dall'unico Ente autorizzato a diffondere questi dati che è la Regione.

In 24 ore siamo passati dai 108 ai 166 contagi, dunque un più 58, e da due decessi di persone con Coronavirus a 5, tre morti in più.

Una doverosa precisazione

Oggi, sabato 7 marzo, abbiamo potuto appurare che i dati che fanno testo sono quelli della Protezione Civile Nazionale che pubblica sul proprio sito. Non è una competenza specifica della Regione che nei suoi report diffonde solo il totale. Per questo abbiamo corretto il titolo del post che inizialmente riportava: "la regione omette i dati locali".

Prendiamo atto della precisazione e ringraziamo chi ci ha permesso di risalire ai dati che nella serata di ieri avevamo anche provato a cercare ma ci era sfuggito il link specifico. Rimane però il problema della corretta informazione sui dati.

C'è infatti confusione perché i dati che diffonde la regione sui totali piemontesi variano rispetto al prospetto della Protezione Civile perché presi in momenti differenti. Non sono sbagliati ma diversi sì.

Infatti il report delle 18,30 di venerdì 6 marzo della Regione parla di 166 casi positivi, il report delle 18 della Protezione Civile di 137, più sei in fase di accertamento, per una somma di 143. C'è una certa discrepanza. Per la cronaca i casi elencati alle 18 del 6 marzo dalla protezione civile indicano i seguenti casi positivi al primo tampone divisi per provincia: 34 a Torino, 4 a Novara, 47 ad Asti. 7 a Vercelli, 32 ad Alessandria, 9 nel VCO, 3 a Biella e 1 a Cuneo.

Dati da cui emerge che Vercelli è stabile, anzi in riduzione di un caso. Speriamo che rimanga sostanzialmente così.

Riassumendo: la Regione non riporta più i dati dei positività per provincia, nel report mattutino di oggi, sabato 7 marzo, specifica solo i ricoverati. I dati di positività divisi per provincia li dà la Protezione Civile. Comunque i numeri dei casi non tornano, fra quanto indicato dai due Enti. Ma ovviamente la fonte dei dati sono gli ospedali che fanno capo all'assessorato alla Sanità della Regione. Allora sarà utile sincronizzare i dati.

Certamente ci sono cose più importanti e l'impegno è massimo, non lo mettiamo in dubbio, ma anche dare un'informazione univoca aiuta a mantenere la fiducia della popolazione.

L'aggiornamento Regionale

Sono 166 le persone risultate positive al test sul “coronavirus covid19” in Piemonte.
Le persone tuttora ricoverate in terapia intensiva sono 35.
Finora sono 893 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 623 dei quali risultati negativi.

Sono 5 i morti in Piemonte

Sono cinque le persone decedute e risultate positive al test per il coronavirus in Piemonte. In ordine di tempo, gli ultimi decessi sono avvenuti negli ospedali alessandrini, dove nel pomeriggio hanno perso la vita un uomo di 77 anni, con una grave patologia polmonare cronica, già curata in ossigenoterapia domiciliare e un uomo 78 anni.

Nella notte a Novi Ligure era morta una donna di 81 anni, affetta da pluripatologie e risultata positiva del test del Covid 19: si trovava ricoverata da qualche giorno nel Pronto soccorso del nosocomio, dove si era presentata con sintomi influenzali e tenuta in osservazione. Il suo quadro clinico è peggiorato improvvisamente, fino al decesso avvenuto nella fase di trasferimento in rianimazione.

I primi due deceduti, nei giorni scorsi, erano stati due uomini di 80 e 76 anni agli ospedali di Tortona e Novi Ligure.

Presidio ospedaliero Molinette

E’ stato regolarmente riaperto il reparto di Medicina Generale dell’ospedale Molinette di Torino, dove una coppia ricoverata di anziani coniugi questa notte è risultata positiva al test. La Direzione ha provveduto immediatamente a isolare i pazienti, mettere in quarantena il personale sanitario.

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