Collezionista di bambole ventriloque: una passione da scoprire

Un ristoratore di San Germano ha già una quarantina di esemplari

Collezionista di bambole ventriloque: una passione da scoprire
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Collezionista di bambole ventriloque: è l'interessante hobby di Massimo Menicozzi. Un mondo poco noto in Italia e tutto da approfondire.

Collezionista di bambole a San Germano

«Ho sempre avuta questa passione, ma mai “l'oggetto” per potermici dedicare - racconta Massimo Menicozzi, titolare della «Locanda del Leon d'Oro», appassionato di bambole ventriloque - da bambino prendevo le calze bucate e con ago e filo facevo il calzino parlante; avevo anche bambole normali e con i compagni di giochi facevano i teatrini. Cosa che insceno ancora oggi, tutti i sabati, sera, per intrattenere gli ospiti più piccoli, ma che diverte molto anche i grandi. LO faccio con bambole di peluche e con Pietro, che è una vera star. Poi l'anno scorso ho riguardato il film «Dead Silence» e ho iniziato le ricerche, ho visto un mondo dietro questo film e mi sono lasciato tentare anch'io. Così ho cominciato a documentarmi, imparando molte cose e soprattutto ad amare il genere».

Il contatto negli Usa

Grazie alle sue continue e incessanti ricerche Menicozzi è riuscito a entrare in contatto con il «Museo delle bambole» negli Usa. Ha iniziato a collezionare bambole e pupazzi e ora ne possiede circa quaranta, dagli anni Cinquanta in avanti, bambole e pupazzi molti con meccaniche di movimento e materiali differenti. «Non so come sono riuscito in tutto questo, ma alla fine ce l'ho fatta e ora voglio arrivare ad avere centouno bambole, per poter mettere in piedi uno spettacolo con tutte loro, come nel film. Dall'America mi arrivano pezzi molto rari, mentre in Inghilterra faccio confezionare abiti su misura - prosegue il sangermanese - proprio in questi giorni il direttore del Museo mi ha rimandato un pezzo del 1950 circa, una bambola tutta rimessa a posto. sono contentissimo. Un italiano che ha questa passione, prettamente yankee, è insolito e pure bellissimo per gli americani, che mi hanno preso a cuore. Mi sento privilegiato. In Italia dicono che portano sfortuna e spesso molti le bruciano per scaramanzia. Quello che mi affascina non è tanto il fatto di creare tante voci differenti, ma quello di dare vita a un pupazzo di legno, io che amo il legno perché sono restauratore, posso dargli nuova vita con un'altra forma d'arte».

Un tocco horror

Proprio in occasione dei festeggiamenti di Halloween, Massimo è riuscito in un'impresa quasi impossibile: una dei centouno esemplari esistenti della bambola di “Dead Silence”, Billy, è entrata in suo possesso ed è esposta nel suo locale.

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