Cavatori clandestini denunciati a Borgo d'Ale
Sono andati avanti per mesi, ma la Polizia Provinciale e i vigili di Borgo d'Ale li tenevano d'occhio.
Il Nucleo Ambientale della Polizia Provinciale, in collaborazione con la Polizia Municipale del Comune di Borgo d’Ale, ha individuato una attività di escavazione di materiali inerti non autorizzata.
"I nostri agenti di Polizia provinciale - dice il Consigliere delegato Doriano Bertolone - nell’ambito dei controlli routinari sul territorio e alla ricerca di eventuali confinamenti illeciti di rifiuti presso ex cave e immobili abbandonati, sono stati informati che, all’interno di una cava a Borgo d’Ale, si continuava ad asportare materiale inerte per l’edilizia, nonostante fosse stata negata l’attività di estrazione e così hanno iniziato a monitorare l’area”.
I sospetti sono stati tenuti d'occhio per tutto il periodo estivo sino a quando, nel mese di novembre, è stata acquisita la prova, in flagranza di reato, che, effettivamente, dall’interno della cava, veniva prelevato materiale inerte.
Scattano le denunce
“Il soggetto responsabile delle attività di escavazione - prosegue Bertolone - è stato segnalato alla competente Autorità Giudiziaria e, parallelamente, è stato avvisato il Settore Attività Estrattive della Regione Piemonte.
Ora restiamo in attesa degli sviluppi penali, ma anche amministrativi, che l’illecita attività estrattiva comporta quali, ad esempio, il corretto ripristino dello stato dei luoghi”.
Soddisfazione per l’attività della Polizia provinciale da parte del Vicepresidente della Provincia e Sindaco di Borgo d’Ale Pier Mauro Andorno: “Gli agenti di Polizia provinciale, collaborando con i colleghi della Polizia municipale di Borgo d’Ale, hanno portato a termine un’operazione doverosa e loro va il mio ringraziamento”.