Carte di credito clonate. Arresti e indagini anche in Piemonte
Quattro ordini di custodia cautelare e altrettanti ai domiciliari
Quattro ordini di custodia cautelare e altrettanti ai domiciliari
Un'operazione della Guardia di Finanza di Siracusa ha permesso di smantellare un'organizzazione dedita alla clonazione di carte di credito. Tra le regioni interessate, oltre a Sicilia, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Basilicata e Puglia, anche il Piemonte. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata all'indebito utilizzo di carte di credito clonate e uso indebito delle carte di credito. Il gip Giuseppe Tripi ha disposto 4 misure di custodia cautelare in carcere, 4 arresti domiciliari e 3 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Il processo di clonazione dell'organizzazione era alquanto semplice: venivano acquisiti i codici delle carte di credito tramite un apparecchio installato sui pos e poi venivano inseriti su carte totalmente nuove. Attraverso un giro di commercianti compiacenti venivano effettuati acquisti per centinaia di migliaia di euro. In sole due “strisciate”, ad esempio, è stata utilizzata una somma di circa 140mila euro. Fra gli arrestati figurano il patron del Lecco Calcio che è agli arresti domiciliari, e Luigi Spera, 59enne, già noto alle forze dell'ordine in quanto protagonista della tentata estorsione ai danni dei famigliari di Mike Bongiorno dopo il trafugamento della salma del popolare presentatore. Per lui è scattato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il centro per la gestione informatica delle carte di credito era a Catania mentre un gruppo di cinque persone aveva il compito di “procacciare” nel nord Italia, anche in Piemonte, titolari di esercizi commerciali presso cui utilizzare le carte clonate.